Rosberg punta Silverstone, Mercedes preoccupata per rivalità interna

Nico Rosberg non intende fermarsi. Dopo il successo in Austria il tedesco vuole confermarsi anche a Silverstone e dice: «L'ultimo fine settimana di gara in Austria non è stato facile per noi in generale, quindi sono stato felice di vincere e di portare entrambe le vetture ai primi posti. L'atmosfera al circuito era davvero ottima e, essendo così vicino alla Germania, sembrava quasi una gara di casa per me. Silverstone è un altro posto speciale per me, perchè la scorsa stagione sono riuscito a vincere; in più il mio compleanno era molto vicino al mio compleanno e, quando sono finito sul palco di un festival rock per un'intervista, la folla ha iniziato a cantare 'Happy Birthday'... i tifosi inglesi sono assolutamente fantastici. Mi piace andare a Silverstone e piace a tutto il team: per le centinaia di persone che lavorano a Brackley e Brixworth è una casa gara e molti di loro saranno lì con le loro famiglie e gli amici in tutto il fine settimana. Voglio partecipare a un bello spettacolo e ottenere il miglior risultato possibile per loro, dopo tutto il duro lavoro che hanno svolto in questa stagione». Avrebbe dunque tutti i motivi per sorridere la Mercedes ma il team è in realtà preoccupato per la crescente tensione tra Rosberg e Hamilton. Ha paura dei dispetti, della rivalità che potrebbe costar cara a tutti alla lunga. Lo stesso Rosberg ha già ammesso: “Se trovo un piccolo vantaggio da qualche parte non lo vado a dire in giro, penso a me”. Parole che non sono piaciute al patron Toto Wolff: “L’ambiente non è più come prima, si è creata una concorrenza troppo accesa tra i piloti e ne soffre la trasparenza. Non dico che sia già successo ma non vogliamo vedere piloti che abortiscono i loro giri in pista per nascondere le reali performances, abbiamo bisogno di apprendere il massimo dei dati sulle vetture”. Una situazione, quella in casa Mercedes, che ricorda la rivalità tra Prost e Senna in McLaren con il rischio che anche all’interno dello staff si vengano a creare due “partiti”. Anche Hamilton per ora è concentrato solo sul Gp di Silverstone e dopo aver ricordato gli esordi ai kart proprio assieme a Rosberg (“ma non era veloce come ora, ed era meno rapido di Kubica, lui però sapeva che sarebbe finito in F1 perché suo padre era un pilota, io e mio padre non sapevamo che sarebbe successo”) ha lanciato la sfida al rivale: “Farò di tutto per vincere. Mi serve energia positiva. Ogni mattina mi alzo pensando solo a una cosa: il primo posto, il primo posto, il primo posto. Nelle prove, nelle qualifiche, in gara. Pensare positivo ti porta a raggiungere risultati positivi”. Stefano Grandi