Motogp Valencia, le pagelle: Marquez da 10, applausi a Lorenzo

Queste le pagelle del Motogp di Valencia, ultima gara della stagione  vinta da Lorenzo:

MARQUEZ 10  – Campione del mondo a vent’anni. Sfrontato, malizioso, talentuoso. Che altro si può aggiungere per il più giovane iridato della storia della classe regina? Ha impresso il suo marchio sin da subito, passando da sorpresa a rivelazione a certezza assoluta in pochi mesi. Fino a mettere tutti in riga nonostante i brividi degli ultimi Gp. Per legittimare ulteriormente il Mondiale meritatissimo non si voleva accontentare di gestire il vantaggio di 13 punti su Lorenzo e voleva andare all’attacco come sempre anche a Valencia ma quando si è visto superato subito da Lorenzo e Pedrosa alla partenza, trovandosi un po’ spiazzato, ha impiegato diversi giri a prendere le misure. Poi si è messo in scia di Lorenzo a difendere il secondo posto con i denti.

LORENZO 9 – Prima di mollare il titolo di campione in carica ha fatto il diavolo a quattro, scombussolando le gerarchie nelle ultime gare. Merita l’onore delle armi. Sapeva che sarebbe servito un miracolo a Valencia e ci ha provato eccome. Con la sua arma migliore, la partenza sprint, si porta subito in testa e resiste agli attacchi di Pedrosa prima e Marquez poi. Quando capisce che non ci sono chances di vedere un crollo del rivale accelera per legittimare il successo dei rimpianti.

PEDROSA 8 –Fa gioco di squadra e tallona Lorenzo sin dalla partenza. Protegge il compagno di team e punta alla zampata da campione, osteggiando in tutti i modi la Yamaha con sorpassi e controsorpassi che mettono pressione al campione in carica. Nella foga fallisce una manovra dopo nove giri e si ritova quinto. Risale fino al terzo posto e a quattro giri dalla fine supera Marquez e chiude secodo. La missione è compiuta.

BAUTISTA 7 – Intruso nella lotta tra Yamaha e Honda riesce a dar fastidio a tutti, soprattutto a Valentino. Si arrende solo a metà gara, accontentandosi della quinta posizione.

V.ROSSI  6,5– Non è stato di grande aiuto a Lorenzo, ha dovuto badare più a difendere le sue posizioni che a fare gioco di scuderia. Nonostante i ritmi blandi d’avvio il Dottore resta nelle retrovie, poi blinda il quarto posto finale.

CRUTCHLOW 5 – Cade a venti giri dalla fine, peccato per l’ultima recita da non protagonista. Da ora può concentrarsi sulla Ducati.

Stefano Grandi