Motogp, Rossi: “Burgess si fidava poco dei dati, giusto cambiare”

Ha già metabolizzato l’addio a Jeremy Burgess, che per anni è stato il suo capotecnico. Valentino Rossi, da Valencia dove sta sostenendo i test con la sua Yamaha, torna sulla decisione di affidarsi a Silvano Galbusera e spiega: “Il rapporto con JB durava da così tanti anni che è stato come tornare alle origini, anche se devo dire che sono soddisfatto. Jerry si fidava più delle impressioni del pilo­ta che dei dati che avevamo a disposizione, ora i dettagli diventano fondamentali. Conoscevo Silvano Galbusera da quei due test con la Yamaha R1 Superbike nel 2010, devo dire che mi è piaciuto il modo con cui siamo partiti”. Dopo la prima giornata di test lo stesso Galbusera è apparso sereno: "È stata semplicemente una giornata conoscitiva. Abbiamo seguito alla lettera un programma già stilato. Non sono preoccupato dal lavoro, l'elettronica non è un segreto e l'ingresso in un gruppo già ben rodato non sarà difficile…Sono tutti professionisti. Quello che magari mi spaventa un po' è lavorare con un personaggio come Valentino, quando mi hanno proposto il ruolo, non ci credevo".

Stefano Grandi