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Kvyat euforico: Ora ho capito che vuol dire ‘non mollare mai’

26/07/2015 18:16

Kvyat euforico: Ora ho capito che vuol dire ‘non mollare mai’ |  Sport e Vai
Il primo podio in carriera non si scorda mai e Kvyat non farà eccezione. Il russo della Red Bull ha chiuso al secondo posto nel Gp di Budapest e confessa la sua emozione: “Credo che il team ha meritato questo podio e voglio ringraziare l'intera squadra per avermi dato la possibilità di cogliere questo risultato. Dedico questo podio a Jules. Abbiamo perso non solo un grande ragazzo, ma anche un grande pilota. Dopo la prima curva credevo che la mia gara fosse già compromessa avendo spiattellato violentemente una gomma. Avevo difficoltà a controllare la monoposto, ma il team mi ha incitato a spingere via radio. Di solito si dice "non mollare mai" e sino ad oggi non avevo idea di cosa significasse, ma dopo questa gara ho capito cosa vuol dire non arrendersi mai perchè le cose possono sempre girare per il verso giusto". Sorride anche Ricciardo, che è tornato protagonista: "E' stata una gara pazzesca. Già alla prima curva ho avuto un contatto e credevo che tutto fosse compromesso e che la mia gara fosse finita. Poi, dopo la neutralizzazione della Safety Car, ho avuto un altro contatto con Hamilton ed infine un ulteriore scontro con Rosberg. Ho dato tutto quello che avevo, ci ho messo il cuore e credo Jules avrebbe apprezzato tutto ciò. Voglio dedicare a lui questo terzo posto". Ricciardo ha poi analizzato il contatto negli ultimi giri di gara che è costato il secondo gradino del podio a Nico Rosberg "Ho effettuato una grande staccata per provare a superarlo. Sapevo di non avere la velocità necessaria per sopravanzarlo in rettilineo, ma ero consapevole che la macchina era ok e che potevo puntare alla vittoria. Vedevo Vettel che non riusciva ad andare via così ho pensato che se fossi riuscito a superare Nico, sarei riusciro ad insidiare anche Seb. La manovra che ho fatto per superare Rosberg è stata pulita, ma quando Nico mi ha risuperato non mi ha lasciato abbastanza spazio e mi è venuto addosso. Eravamo molto vicini e sono dispiaciuto di aver rovinato le possibilità di successo per entrambi".

Tags: rosberg ricciardo kvyat

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