Gp Abu Dhabi: Vince Hamilton e si laurea campione, Rosberg ko

E’ durata pochi secondi la suspence nel Gp di Abu Dhabi: il tempo necessario a Lewis Hamilton per indovinare la partenza della vita, superare il poleman Rosberg e mettersi al comando. Sono le “cinco de la tarde” a Yas Marina e il Mondiale è già nelle mani del britannico. Altro che strategia attendista per blindare quel secondo posto che comunque lo avrebbe laureato in ogni caso campione del mondo: Hamilton ha voluto mettere la griffe del campione ed ha chiuso nel migliore dei modi una stagione da protagonista assoluto. Quel primo posto l’inglese l’ha più mollato solo quando ha avuto la certezza del successo, lasciandolo per qualche giro a Massa, prima di riprendersi il primato a 12 giri dalla fine ed andare a trionfare – 11esimo Gp vinto in stagione per lui - tra il tripudio dei suoi tifosi contenendo il tentativo di recupero finale del brasiliano. Il suo secondo Mondiale è in carriera è meritatissimo: anche con il doppio punteggio in palio Rosberg ha fallito la possibilità di recuperare quei 17 punti di svantaggio della vigilia. Il tedesco ha sentito forse troppo la pressione ed ha sbagliato la partenza. Costretto a rincorrere si è ritrovato subito dietro di un secondo, poi di due e ha capito che il sogno era ormai sfumato. La resa definitiva al 25esimo giro, quando ha perso la potenza erogata dal generatore e la frenata sul posteriore. Addio Mondiale e addio anche podio: il tedesco ha perso via via posizioni e ha chiuso addirittura fuori dalla zona punti. Per la 25esima volta l’ultimo Gp è risultato decisivo per l’assegnazione del Mondiale, era già successo proprio a Yas Marina nel 2010, quando Vettel beffò Alonso e Webber. Con Rosberg ko il secondo posto è andato a Felipe Massa. L’aveva detto alla vigilia ed è stato di parola il brasiliano: non gli importava nulla di chi avrebbe conquistato il mondiale, l’ex ferrarista voleva vincere per se stesso ed il secondo gradino del podio è un premio giusto per lui anche se aveva assaporato quel successo che gli manca dal 2008. Terzo Bottas davanti a Ricciardo, poi Button, Hulkenberg e Perez. Non è stato un addio felice invece per Alonso alla Ferrari: lo spagnolo è terminato solo nono, davanti a Raikkonen.

Stefano Grandi