Formula 1, novità: numeri piloti in stile MotoGP. Pole position: no ai punti, sì a premio

Una rivoluzione nei numeri è al vaglio della Formula 1. Potrebbe cadere un'altra tradizione storica del circus, quella relativa all'assegnazione della numerazione per piloti e scuderie. Lo Strategy Group (composto dai 5 big-team più Williams) e FIA all’interno del Consiglio Mondiale del Motorsport stanno discutendo della possibilità di introdurre un sistema di numerazione simile al Motomondiale. Si parla, ma qui c'è meno unanimità, anche di valorizzare la pole position ma non con punti mondiali bensì con un premio ulteriore.

ALONSO COME ROSSI, VETTEL COME MERQUEZ. L'idea è mutuata dal mondo delle moto. Attualmente i numeri in F1 sono assegnati secondo la classifica piloti e costruttutori dell'anno precedente. Il campione del mondo si prende il numero 1 all'interno della propria scuderia, che avrà anche il "2". Gli altri, dal 3 in poi, vanno seguendo la classifica marche. Secondo le squadre si dovrebbe invece passare ad una scelta di preferenza e definitiva, per cui ogni pilota avrebbe una sua cifra identificativa per tutta la carriera in stile Rossi con il 46 o Marquez 93 ed ancora Lorenzo 99. Il problema? Regolamentare e di sponsor: oggi, ad esempio, avere un numero basso è più conveniente perché se i piloti non hanno modo di segnare alcun tempo in qualifica vengono schierati in griglia secondo un ordine crescente. E poi i numeri sulle monoposto dovrebbe diventare più grandi magari accompagnati dal nome del pilota, cosa che toglierebbe spazio per gli sponsor.

POLE POSITION CHE FARE. Altra idea quella di valorizzare i poleman. Scartata l'ipotesi di assegnare un punto in più per ciascuna pole si sta pensando di creare una sorta di trofeo parallelo come avviene nel ciclismo per le classifiche a punti, dei GPM separate da quelle generale, per premiare chi è partito più volte "al palo" o comunque più avanti in griglia e con maggiore continuità.