Formula 1, motori da "amplificare": pareri contrastanti

La "bocciatura" di Bernie Ecclestone, e di gran parte del pubblico, verso il "non" rumore dei nuovi motori della Formula 1 visti, o meglio sentiti, a Melbourne, fa ancora discutere. Così come la proposta, provocatoria, del padre padrone del circus, di amplificare in qualche modo le power unit in modo che assomiglino di più ad un vero rombo da F1 che non ad un ronzio di una ape leggermente cresciuta.

Pareri contrastanti si sono letti in rete e sui giornali in queste ore. Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, è parso favorevole ad Autosport: "Non sono esattamente un tecnico, ma bisogna esaminare la cosa. Se siamo tutti d'accordo che bisogna muoversi per migliorare il suono, allora dovremo cercare una soluzione. Sempre che questo sia possibile o che sia il passo giusto da fare, non ne sono sicuro". Meno possibilista, sempre in casa Mercedes, il pensiero di Lauda che interpellato dal quotidiano Osterreich ha detto: “Il dibattito sul rumore è assurdo, non si può cambiare adesso. Cinque anni fa tutti hanno deciso che volevano i motori turbo”. Più moderato Eric Boullier, nuovo Racing Director della McLaren: "Bisogna farci l'orecchio, non mi sembra poi che i motori turbo di ora siano così diversi da quelli dell'ultima generazione degli anni '80. Come ogni grande cambiamento ci sono pro e contro ma a livello di produzione ogni scuderia e ogni casa automobilistica potrà ricavarne benefici". Per chiudere, il direttore tecnico della Williams Pat Symonds ad Auto Motor und Sport nutre ancora dei dubbi: “Generalmente non mi lamento del rumore, ma devo dire che la partenza a Melbourne mi è sembrata un po’ più tranquilla“ .