Formula 1, Mateschitz contro Alonso: "Ha fatto guerra psicologica a Vettel"

I festeggiamenti in casa Red Bull per il doppio titolo mondiale di F1, piloti e costruttori, conquistato in India non risparmiano i detrattori. Parole al veleno quelle del patron Dietrich Mateschitz e del suo braccio destro Helmut Marko nei confronti soprattutto di Fernando Alonso reo secondo i vertici Red Bull di aver scatenato una guerra politica e psicologica contro Vettel: "Ha fatto come Muhammad Ali" ha detto il proprietario del Team al giornale Kronen Zeitung.

Il pilota spagnolo della Ferrari negli ultimi tempi aveva dichiarato che le vittorie di Vettel erano frutto in gran parte della supremazia della Red Bull disegnata da Newey. Dichiarazioni che hanno fatto discutere e storcere il naso anche in Ferrari. Figurarsi alla Red Bull che ora, messi in tasca i poker mondiali, passa al contrattacco: "Il doppio Mondiale per la quarta volta? E' un po' come festeggiare il Natale più di una settimana all'anno, meno eccitante ma sempre di grande gioia. A dire il vero ce lo aspettavamo - ha detto Dietrich Mateschitz che poi entra duro sull'asturiano - Nelle sue parole c'è sempre un disegno preciso, una guerra politica o psicologica come quella fatta nei confronti di Vettel. In questo Alonso è di certo il migliore".

Secondo la Red Bull la parziale impopolarità di Vettel, non ancora appieno entrato nei cuori dei tifosi della F1 al pari delle sue vittorie, sta anche e soprattutto nelle parole di chi come Alonso, ma non solo, dice che bisognerebbe dimostrare anche fuori dalla Red Bull la propria forza. "Non mi risulta che Senna sia mai stato in Ferrari o altrove, ha vinto tre mondiali e tutti in McLaren - ha replicato Helmut Marko il mentore di Vettel - Non capisco perchè Seb debba andare in Mercedes o in Ferrari per correre con Hamilton o Alonso se qui sa di avere la macchina migliore".