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F1 Gp Malesia: Hamilton per la doppietta Mercedes. Vettel 3°, Alonso 4°

30/03/2014 11:48

F1 Gp Malesia: Hamilton per la doppietta Mercedes. Vettel 3°, Alonso 4° |  Sport e Vai

Cambia il vincitore ma non la macchina a trionfare. E' stato Lewis Hamilton stavolta a portare alla vittoria la Mercedes che nel Gran Premio di Malesia di F1 ha fatto doppietta. Secondo successo consecutivo dopo quello di Melbourne con Nico Rosberg, vincitore in Australia, secondo a completare la parata del team di Stoccarda. Sul podio Sebastian Vettel tornato al vertice con la sua Red Bull mentre per la Ferrari di Fernando Alonso un altro quarto posto, senza infamia e senza lode con la perla però del soprasso negli ultimi giri su Hulkenberg, unica vera emozione di una gara molto noiosa che ha atteso invano la pioggia. Raikkonen toccato in partenza da Magnussen ha dovuto rincorrere invano dall'ultimo posto finendo12simo.

Dietro lo spagnolo: Hulkenberg, quinto con la Force India, sesto Button (McLaren), poi nell'ordine Massa e Bottas (Williams) e a chiudere la top ten l'altra McLaren di Magnussen e la Toro Rosso di Kvyat. Ha sfiorato i punti Grosjean, undicesimo, con l'unica Lotus sopravvisuta. Ritirate quasi insieme le due Sauber.

LA GARA. Hamilton tiene la prima posizione, gran partenza di Rosberg, che è 2°, e di Ricciardo che ha superato pure lui Vettel, sceso al 4°. Ferrari male: Alonso e Raikkonen hanno perso una posizione, 5° e 7°. Il finlandese ha subito una toccata da Magnussen (verrà penalizzato con stop&go) che gli ha forato una gomma e deve fermarsi subito ai box precipitando in fondo dove si è ritirata senza partire la Force India di Perez.

Con le Mercedes in fuga a creare spettacolo sono i team radio: Bottas litiga con i box Williams perchè vorrebbe via libera per superare il compagno Massa. Dalla Lotus invece hanno messo fine alla gara di Maldonado che si è ritirato già alla fine del settimo giro.

La prima ondata di cambi gomme (dal decimo al 15simo giro) non cambia le primissime posizioni e nemmeno ha aumentato le emozioni se si eccettua il tentativo di Alonso nei confronti di Ricciardo, rispedito al mittente. Ok anche il pit di Hamilton con Hulkenberg, che si è goduto mezzo giro in testa prontamente superato dall'inglese al rientro. Verso metà gara Hamilton ha una decina di secondi di vantaggio su Rosberg. Poi dal tedesco in giù sono tutti racchiusi in un fazzoletto anche se non ci sono duelli in corso.

Arriva la seconda sosta, in molti sono passati alle gomme dure mentre da più di qualche team radio arriva l’allarme “pioggia in avvicinamento”. Intanto, dal 36simo al 37simo è finita la gara delle due Sauber che in successione, prima Adrian Sutil in pista e poi Esteban Gutierrez ai box sono costratti al ritiro dopo una gara abbastanza anonima tra 13sima e 15sima posizione. Un po’ meglio Grosjean che resta a ridosso della top ten.

Al 41simo giro pasticcio al box Red Bull durante la terza sosta di Ricciardo a cui viene dato il via con una gomma ancora non ben avvitata. L'australiano è costretto a fermarsi in pitlane aspettando di essere spinto, a mano, indietro dai meccanici per completare il pitstop. Ne approfitta Alonso, quarto, ma anche Hulkenberg, le due McLaren e le due Williams. Va tutto storto a Ricciardo, già squalificato in Australia dopo essere arrivato secondo: anche il musetto si è piegato, forse per un contatto o per un cedimento e come se non bastasse la direzione corsa gli ha dato 10” di stop&go. Altro che sfortuna…

Il finale è per l’ultima sosta, la terza, che conferma le posizioni salvo la rimonta a cui è costretto Alonso per riprendersi la quarta posizione su Hulkenberg. Il sorpasso, a tre giri dalla fine, è stata l’unica vera emozione di una gara noiosa che incorona il trionfo della Mercedes, che ha ritrovato una buona competitività della Red Bull e di Vettel ma che resta ancora avvolta da mille dubbi. Meglio ieri o oggi?

Luca Fusco


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