30/07/2021 10:02
Un tuffo nel passato, nei ricordi, come quando parlava in dialetto friulano con Bearzot durante i ritiri della nazionale e tutti pensavano che gli stesse raccontando dei segreti inconfessabili: in realtà parlavano delle vendemmie. Bruno Pizzul, il telecronista più rimpianto, si racconta in una lunga intervista verità al Corriere della Sera. C'è spazio per altri aneddoti curiosi - le cene e le partite a carte con Trapattoni, Radice, Bellugi e altri - e anche per una panoramica sulle telecronache di oggi, spesso esaltanti ma altrettanto spesso assai contestate.
Molto interessante proprio il passaggio su telecronache e commentatori. Il più bravo attualmente in circolazione? Semplicemente tutti. Ma c'è un problema di fondo:
"Mi pare ci sia una eccessiva presenza di parole. Venivamo accusati di parlare troppo quando la telecronaca era fatta da una sola persona. Oggi sono coinvolti tre o quattro cronisti. Sono tutti bravi, persino troppo. E qualche volta ho la sensazione che sia la televisione a raccontare se stessa più della partita".