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Napoli, Benitez: Non ho detto sì al City, parlerò col presidente

22/04/2015 13:34

Napoli, Benitez: Non ho detto sì al City, parlerò col presidente |  Sport e Vai
Le ultime sue parole erano state una sorta di ultimatum al presidente, con le condizioni dettate per restare ma che Rafa Benitez sia destinato a dire addio al Napoli è quasi scontato. Il tecnico azzurro torna a parlare per esigenze Uefa proprio nel giorno in cui circola con sempre maggiore insistenza il nome di Mihajlovic come suo possibile erede. L’argomento futuro non è più tabù e dopo i rumours di questi giorni ecco le novità di Rafa che continua a lasciare una porta aperta: “Ci siamo messaggiati con il presidente dopo Wolfsburg e dopo Cagliari, ci dobbiamo vedere per parlare del business plan. Ci incontreremo, non credo che sarà questa settimana visti gli impegni. Ora dobbiamo pensare ai risultati da raggiungere, fino all’ultima partita, visto che affronteremo la Lazio proprio all’ultima giornata, possiamo forse giocare per secondo o terzo posto. Non è vero che ho detto sì al City, mi piace sentire queste voci ma non c’è niente di niente e non ho detto no al Napoli. Io sono stato in Inghilterra tanti anni e so quali sono le squadre serie e professioniste e il City è una di queste. Però ora devo concentrarmi a fare bene col Napoli. Voglio lasciarlo il più in alto possibile in Europa League e campionato per poi valutare la situazione. Mi concentro solo sul Napoli, per la squadra e per i tifosi che mi chiedono di rimanere. Provo sempre a gestire la squadra nella maniera che conosco, come ho fatto anche col Chelsea. Il talento si sfrutta al massimo con la fiducia, è fondamentale stare uniti e concentrarsi sul lavoro. Vedo una squadra più unita con la voglia di raggiungere risultati. Il Napoli è un patrimonio dei tifosi e se vedono la squadra vincere sono più orgogliosi. Per questo proveremo a vincere. Se il business plan per il futuro sarà buono per ottenere risultati più importanti, parlerò con la mia famiglia e decideremo. Credo che la gente voglia vincere. I giocatori che sono qua hanno vinto dei titoli e bisogna fare di più. Guardando al futuro bisogna decidere il prossimo passaggio: gestire senza debiti o fare un salto in più per salire di livello ed avvicinarci alle big d'Europa cercando di essere competitivi ogni anno per vincere campionato e trofei?”. LA POLEMICA SUL RITIRO - Si torna poi sulla polemica legata al ritiro imposto e poi ritirato dopo l’intercessione di Maggio a nome della squadra il tecnico spagnolo: “Abbiamo fatto bene dopo il ritiro ma non significa che con Roma e Lazio non si è vinto perché non eravamo in ritiro. La mia esperienza è che quando si giocano 60 partite in stagione è importante stare con la famiglia anziché con i compagni, devono avere la testa pulita. Ci sono tante strade, se vogliamo fare il ritiro come si faceva nel 1970 facciamo così. Però, per me, la strada da seguire è un'altra. Il ritiro non fa male e per me non è un problema, ma solo una notte prima della gara. L'anno scorso vincevamo senza fare il ritiro, quindi non ne abbiamo bisogno. Il Cagliari era in ritiro ed ha perso, ma noi abbiamo vinto. Il ritiro non c'entra, abbiamo avuto un confronto col presidente e ha fatto un grandissimo lavoro Bigon per arrivare a questo risultato”. Sul momento felice di Hamsik l’allenatore azzurro dice: “Ha la libertà di fare ciò che vuole. Uno con le sue qualità può giocare come vuole, a volte gli va bene, altre no. Ricordiamoci con quale allenatore ha fatto più doppiette".  Della partita di domani si parla un po’ meno: "Sappiamo che il Wolfsburg è una squadra fortissima, ha segnato quattro reti al Bayern. Faranno la loro partita, ma noi vogliamo ripetere la gara d'andata,. Abbiamo rispetto di loro, hanno un attacco forte e pericoloso. Vogliamo vincere tutti, sempre. Dobbiamo dimostrare che il risutalto dell'andata è il livello della squadra. Vogliamo passare il turno, ma facendo bene. Il calcio dipende molto dalla testa. A volte ti aiuta, a volte è un ostacolo”. Si torna sui singoli, Benitez elogia tutto il gruppo: “Sono fantastici, manca solo un po’ di cattiveria. Io devo correggere i loro errori e se lo fanno bene faranno ancora di più. Lo abbiamo visto con Callejon e Insigne. Questa squadra segnava tanto nel primo tempo e ci consentiva di gestire le partite, quest’anno abbiamo creato tante occasioni ma si è segnato meno ed abbiamo pagato questo”. Stefano Grandi     

Tags: napoli de laurentiis hamsik benitez city europa league wolfsburg

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