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Il Napoli vince la Serie A, Renica: "Ma il primo Scudetto non si scorda mai”

10/06/2023 09:30

Il Napoli vince la Serie A, Renica: "Ma il primo Scudetto non si scorda mai” |  Sport e Vai

In ogni angolo del Paese, in ogni anfratto dello Stivale, si cela un tifoso del Napoli che da diverse settimane sta giustamente celebrando uno Scudetto storico, un trionfo pronosticato da pochi soltanto la scorsa estate e seguito da milioni di appassionati su ogni genere di dispositivo - dalla TV al web, utilizzando anche VPN Italia per usufruire di ogni genere di contenuto.

A parlarne è stato Alessandro Renica, che ha vinto due Scudetti al fianco di Diego Armando Maradona: “La stagione 1986-1987 resterà per sempre nella memoria dei tifosi napoletani, il primo scudetto d’altronde non si scorda mai. Viene considerato ancora oggi come una sorta di riscatto per una città che in quegli anni non se la passava certo bene tra terremoti, povertà e criminalità organizzata. Un’annata incredibile che ci vide realizzare anche una clamorosa doppietta grazie al successo anche in Coppa Italia. Quest’anno invece è lo scudetto della programmazione, del progetto, di chi ha dimostrato con i fatti che le idee contano spesso più dei soldi. Stavolta non c’è nessun riscatto della città che da anni è una vera e propria metropoli, una capitale europea che fa scuola in diversi settori, dalla moda, all’arte, passando per il teatro e la cultura”.
 

Renica e i punti di contatto (e di distanza) tra le due edizioni “vincenti” del Napoli

Il paragone con il Napoli di Maradona resta centrale, anche se i tifosi partenopei di fronte a questo trionfo si sono lasciati andare con largo anticipo ai festeggiamenti: “Da gennaio, i tifosi napoletani hanno esorcizzato la scaramanzia non soltanto festeggiando molto prima lo scudetto, ma anche trovando delle similitudini tra quel periodo e questo attuale: sia Corrado Ferlaino che Aurelio De Laurentiis hanno aspettato 18 anni per portare il Napoli alla conquista del primo tricolore; sia Ottavio Bianchi che Spalletti hanno vinto al loro secondo anno in panchina con i partenopei; nelle due annate il club campano ha sempre perso la prima gara dopo la sosta natalizia; entrambe le stagioni concluse col minor numero di sconfitte e maggior numero di vittorie”.

In una splendida intervista a Renica viene anche chiesto se oltre i punti di contatto non restino poi anche delle differenze non sempre sottolineate: “Ci sono. Innanzitutto il Napoli del 1986-87 poteva contare sul giocatore più forte al mondo ovvero Diego Armando Maradona. Oggi Osimhen è l’uomo simbolo del Napoli, ma Diego non solo è stato il più forte al mondo ma anche un trascinatore solitario. Inoltre il Pibe de Oro era l’unico straniero in gruppo, ma ovviamente parliamo di un’altra era calcistica con regole assai diverse dai giorni nostri. Quest’anno invece, la banda Spalletti ha dimostrato di essere forte come collettivo. Osimhen ad esempio, quando è mancato, è stato sostituito egregiamente da Simeone che non ha fatto rimpiangere la sua assenza, tutt’altro. Nel Napoli del terzo scudetto tutti si sono rivelati utili ma nessuno indispensabile, la stessa cosa non si può dire certo per un giocatore come Maradona”. Napoli può vincere anche senza Diego, quindi: questa è una grande notizia per i tifosi partenopei.


Tags: serie a napoli scudetto renica

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