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Bennato: Quanto mi costò scrivere Notti Magiche, fu una delusione

11/07/2022 11:04

Bennato: Quanto mi costò scrivere Notti Magiche, fu una delusione |  Sport e Vai

È ancora oggi l'inno dei Mondiali più orecchiabile e apprezzato di sempre, un vero e proprio successo planetario. Dici 'Notti Magiche' e pensi a Italia 90, agli occhi spiritati di Schillaci, agli stadi rimessi a nuovo tra sprechi e obbrobri, alla grande occasione mancata dagli azzurri di Vicini. E, soprattutto, pensi a Edoardo Bennato e a Gianna Nannini. Ma per uno dei due autori di quel successo immortale, quella canzione è stata "una delusione". Non per lui, ma per altri che volevano cucirgli addosso un'etichetta. Bennato lo confessa in un passaggio della lunga intervista concessa al quotidiano Libero:

"Quanto mi costò quella canzone. Quando Caterina Caselli e Gianna Nannini mi chiesero di scriverla, domandai loro se fossero impazzite. Sapevo che per la spocchiosa élite culturale rappresentavo l’eversione e non sarei mai stato perdonato, se avessi fatto un inno patriottico. Poi alla fine la scrissi, con il mio amico di cortile, Gino Magurno. Fu bellissimo tornare a suonare a San Siro davanti a una folla festante ma venni contestato subito, ci rimasi male e ancora oggi mi dispiace. D’altronde, cosa si aspettavano?. Erano diventati scettici nei miei confronti, ai concerti di Autonomia Operaia, quando chiudevo la performance suonando con una trombetta sia Bandiera Rossa sia Faccetta Nera. “Nella mia categoria è tutta gente poco seria, di cui non ci si può fidar”. Quelle Notti Magiche hanno dato loro il colpo di grazia. Per consolarsi, gli restano quelli che cantano ma non appartengono alla mia categoria. L'unico regalo? Nel 1991 a Pistoia suonava B. B. King. Gli chiesero se voleva duettare con me e lui rispose “Bennato, chi è costui?” Quando gli dissero che ero quello dell’inno dei Mondiali, acconsentì e sul palco intonammo Signor Censore, “che fai lezioni di morale e hai l’appalto per separare il bene e il male”. Risuonammo insieme in Sardegna e lui mi salutò dicendo, “Ehi man, tu puoi suonare il blues”. Il mio Mondiale l’ho vinto".


Tags: mondiali delusione canzone

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