Horner spazza via i sospetti e rende pubblico il suo passaporto biologico

Operazione trasparenza da parte di Chris Horner. Il 42enne statunitense, vincitore a sorpresa dell’ultima Vuelta, ha voluto spazzare il campo dai sospetti circa un suo presunto uso di sostanze dopanti rendendo pubblico il suo passaporto biologico. Sul suo sito personale, chrishornerracing.com, il campione ha reso disponibili al pubblico i risultati dei 39 test antidoping sostenuti dal 2008 ad oggi. Sul portale si legge poi una nota: “Chris ha pubblicato queste informazioni per consentire ai fan di credere alla sua vittoria alla Vuelta e all’attuale stato del ciclismo”. Si tratta di dati inoppugnabili, che cancellano, dunque, le ombre che si erano addensate sul ciclista americano dopo il suo successo in Spagna e le polemiche nate per non essersi fatto trovare in albergo ad un controllo antidoping. In realtà si è poi appurato che gli ispettori dell’Usada che avrebbero dovuto controllare Horner si erano recati nell’albergo sbagliato. Il “nonno campione”, dunque, è pulito.