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Zoff: Così ho battuto la mia paura più grande

02/05/2021 08:32

Zoff: Così ho battuto la mia paura più grande |  Sport e Vai

Tra le tante parate della sua carriera sceglie quella col Brasile ai Mondiali '82 nel finale come la più bella, di errori invece ne ammette tanti ma non ne sceglie nessuno. Dino Zoff si confessa a Il Giornale.it e rivela

"Ho avuto una carriera molto buona ma ho sempre combattuto con la paura di non aver coraggio, è sempre stata la mia trazione ad esserci sempre, ad essere schivo e scarno e cercare la sostanza, per me soprattutto. Infatti, sono un personaggio silenzioso, .mi sembrava forse eccessiva la paura di non aver coraggio ed ho cercato sempre di conquistare le cose con le regole".

L'ex portiere della Juve e della Nazionale parla anche del Covid

" È già essere fortunati arrivare lontano, basta vedere quello che succede nel mondo la pandemia la sto affrontando con le regole, sono un uomo istituzionale e mi adeguo. Sono anche un figlio della guerra, per me i sacrifici odierni non sono una grande cosa. Oltretutto, sono sempre legato alla responsabilità in ogni cosa che faccio, dalla presenza al comportamento ma vedo che nel mondo, invece, non tutti hanno questa responsabilità del ruolo. La responsabilità è una sola in tutte le componenti che si fanno, la responsabilità di far bene il proprio lavoro è una linea guida importante per tutto il resto. Io ho fatto la prima dose del Pfizer e sono in attesa della seconda dose, del richiamo. Tutto è andato bene".

Zoff ha giocato 330 partite consecutive con la maglia della Juventus, un record incredibile. Mai un raffreddore, mai un infortunio, mai una squalifica.

"È possibile ma certamente in tante partite non ero nelle migliori condizioni. Lo facevo presente all'allenatore e ce ne prendevamo la responsabilità, sapeva che non ero al meglio. Trapattoni mi diceva: 'Ma te la senti di andare in campo?' ed io rispondevo di si. In genere, quando non stavo bene, ero così attento che riuscivo a cavarmela. Segretamente ci prendevamo le nostre responsabilità, io di andare in campo e lui di mettermi senza dire, come succede oggi, 'mi sacrifico' oppure 'vado in campo per la maglia'. Se avessimo giocato male ci avrebbero criticato ed avremmo dovuto accettarle".

Infine sui portieri più forti attualmente dice

"C'è Handanovic, ci sono i nostri giovani, da Donnarumma a Meret, è un periodo abbastanza buono per la nostra scuola di portieri. La strada aperta, pur avendo ancora pochi anni, è di Donnarumma che ha già due campionati sulle spalle con una grande squadra. Dipenderà da lui ma le prospettive sono veramente buone".


Tags: zoff Donnarumma COVID-19

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