Ziliani spiega strategia difensiva Juve e cosa succederà lunedì

A due giorni dall'udienza sul caso-stipendi relativo alla Juventus Paolo Ziliani fa il punto della situazione. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano scrive 15 tweet sintetizzabili così

Non potendo dire sono innocente, la Juventus urla e strepita non vi è permesso giudicarmi, e si butta in una caccia disperata al vizio di forma che possa disarmare l'arma in mano all'accusa: anche a costo di segnare autogol clamorosi come quello della "carta Covisoc. La Juventus solleverà l'eccezione della competenza territoriale: il processo non va fatto a Torino, dirà, ma a Milano dove ha sede la società di comunicazione che ha diffuso al mercato le informazioni manipolate di cui siamo accusati, e dove ha sede anche la Borsa e imbocca la sola strada  a lei utile: perdere tempo, rallentare i tempi del procedimento, fare ogni tipo di ostruzionismo per arrivare alla prescrizione

 i reati commessi da Agnelli & company sono talmente gravi, conclamati, reiterati e provati che pensare di uscire indenni dal processo penale è un'utopia e lo sanno tutti. Non si punterà alla prescrizione (i tempi brevi dell'ordinamento sportivo non lo consentono), ma alla scoperta di un qualsiasi vizio di forma che "disarmi" le ragioni dell'accusa e faccia sgattaiolare il club fuori dalle tagliole di pene durissime quali meriterebbe. La speranza è che lunedì il Gup faccia partire il processo penale come tutti, Juve esclusa, si augurano; e che il Collegio di Garanzia prima, bocciando il ricorso Juve sul -15, e il tribunale sportivo poi possano procedere senza ritrovarsi i bastoni fra le ruote