Ziliani rivela cosa ha chiesto a Dybala la GdF e cosa succede ora

Si sofferma con una lunga serie di tweet sugli sviluppi dell'inchiesta Prisma Paolo Ziliani. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano scrive dopo l'interrogatorio di Dybala e spiega

va detto che Dybala, così come tutti i 40 tesserati coinvolti (23 + 17), aveva già ammesso di aver aderito alla (doppia per lui) proposta illecita della Juventus. Finta rinuncia a 4 mesi di stipendio nel 19-20, idem (ma con scrittura privata) nel 20-21 ma stando ai PM è nella 2^ manovra che si sommano illeciti a illeciti. Mentre nella 1^ venne firmato da Agnelli e Chiellini un accordo di squadra, nella 2^ si andò per trattative individuali con “side letter” a garanzia della futura restituzione degli stipendi

Ebbene, anche se i giocatori coinvolti erano 17, la Juventus depositò in Lega 17 documenti di rinuncia ma solo 9 di restituzione: mancano Arthur, Chiellini, Chiesa, Demiral, Dybala, McKennie, Ramsey e Ronaldo. Demiral a parte, tutti stipendi altissimi. Cosa c’è sotto dunque? Semplice. Così come per la famosa “carta Ronaldo”, il sospetto è che la restituzione dei 4 stipendi “rinunciati” dagli 8 calciatori sia avvenuta (per CR7 non ancora) in nero, cioè pagando loro il netto e senza versare il dovuto all’Erario

La GdF ha insomma chiesto a Dybala: in che modo la Juventus ti ha pagato i 3.783.500 milioni degli stipendi rinunciati? Regolarmente o no?  Domanda che certamente porrà a Ronaldo, che si è detto disponibile a farsi interrogare, e che porrà o forse ha già posto anche agli altri 6 calciatori coinvolti, guarda caso (Chiesa escluso) oggi tutti lontani da Torino: Arthur, Chiellini, Demiral, McKennie e Ramsey. Concludendo: non solo la posizione della Juventus e dei suoi (ormai ex) dirigenti è irrimediabilmente compromessa sul fronte sportivo (la B o la C sono dietro l’angolo), ma per Agnelli e company le cose si mettono malissimo anche in campo penale. Aspettare per credere