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Ziliani: Il Palazzo scende in campo per difendere la Juve, si dimettessero

16/02/2023 17:34

Ziliani: Il Palazzo scende in campo per difendere la Juve, si dimettessero |  Sport e Vai

Consueta filippica contro la Juventus via social da parte di Paolo Ziliani. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano dedica 14 tweet di fila al caso di oggi e scrive

il male vero non è la Juve, sono i politici del calcio (e non solo) che la fiancheggiano. In un Paese serio la crociata di questi 4 personaggi, ministro sport, presidente federale, presidente e ad di Lega Serie A, contro i giudici che hanno sanzionato la Juventus per le plusvalenze chiedendo spiegazioni e cancellazioni, verrebbe stroncata sul nascere. Il presidente FIGC Gravina dovrebbe già essere stato rimosso: come raccontano i PM di Torino partecipò a una riunione segreta a casa della mamma di Agnelli a La Mandria un po’ come usavano Bergamo e Pairetto a casa Moggi ai tempi di Calciopoli, e nessuno dice nulla .


Sono gli inquirenti a raccontarlo a pag. 73 delle carte dell’inchiesta Prisma. Gravina fece questa cosa su invito della Juventus e di Agnelli e non solo non declinò l’invito, ma tenne all’oscuro del summit la maggioranza dei presidenti di A rivali della Juventus. Un comportamento illecito che avrebbe dovuto comportare la dimissioni del presidente FIGC. Che si tratti di un presidente federale indegno è sotto gli occhi di tutti: per dire, minimizzò fin da subito il vergognoso scandalo dell’esame farsa di Suarez, con la Juventus ancora protagonista, pilotando verso l’archiviazione l’inchiesta della Procura sportiva.
Di Casini tifoso juventino dichiarato, di Abodi che Agnelli candidò (senza successo) alla presidenza FIGC nel 2017 e di De Siervo appena tornato in vita per dire che il -15 inflitto alla Juve per avere alterato i campionati “altera il campionato”, c’è poco da dire.La verità è che ci troviamo di fronte a una discesa in campo a difesa della Juventus da parte del Palazzo e della politica come non se ne ricorda un’altra a memoria d’uomo. Nessuno osa dire che la Juve è innocente (è impossibile) e però non dev’essere toccata.


Ma sono soprattutto l’arroganza e il non rispetto che queste figure mostrano nei confronti dei giudici, cui chiedono spiegazioni e ravvedimenti senza nemmeno aver letto le motivazioni delle sentenze (che gli tapperebbero la bocca) a essere diventate oggi inaccettabili. Ma visto che le cose stanno così, bisogna dirlo ad alta voce: la Juventus che fa strame delle regole del gioco oggi con Agnelli come ieri con Moggi andrebbe radiata; e chi la difende dai giudici che sono chiamati a fare giustizia dovrebbe scomparire per la vergogna. E sì: gli amanti del calcio e le persone perbene si vergognano della Juventus ma si vergognano ancor più del ministro dello sport, del presidente FIGC, del presidente e dell’ad Lega Serie A


Tags: andrea agnelli Gravina Luigi De Siervo

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