Zazzaroni impietoso: Capite perché il calcio italiano non piace più?

Ivan Zazzaroni dalle colonne del Corriere dello Sport mette in fila, uno dopo l'altro, i vari scandali che hanno funestato il calcio italiano, facendone perdere credibilità. Una sintesi fin troppo essenziale, che dà la misura del disamoramento progressivo di tifosi e appassionati alle sorti della Serie A:

"Ecco, infatti, in rapida sintesi, quello che il nostro calcio e gli appassionati hanno dovuto sopportare in poco più di ventiquattro mesi. Soprattutto per queste ragioni tanti l’hanno abbandonato. Da mesi i produttori dello spettacolo - i presidenti di serie A - stanno invece tentando di ottenere 900 milioni, 1 miliardo, dalle piattaforme tv per quel che resta di buono. Auguri.

L’ordine temporale è un dettaglio:  

1) il Caso tamponi. 

2) Lo scandalo plusvalenze in due atti. 

3) Le manifestazioni di razzismo negli stadi (ricordo per tutte Juve-Inter, vittima Lukaku). 

4) La curva nord di San Siro svuotata con la forza per l’omaggio al capo ultrà interista morto. 

5) L’aumento del prezzo dei biglietti in Serie A con maggiorazioni superiori del 20%. 

6) Il caso D’Onofrio e relativa decapitazione dei vertici arbitrali. 

7) Il fallimento di alcune società e la mancata iscrizione delle stesse ai campionati di riferimento. 

8) Il ritorno del doping (Pogba). 

9) I calciatori scommettitori.  

10) La decima voce potrebbe essere l’indecenza non solo sportiva della seconda esclusione di fila dai Mondiali.  

Devo aver dimenticato qualcosa. Ma dieci punti possono bastare per pretendere che qualcosa di serio e definitivo venga fatto. Non ci si può rifugiare dietro lo scudo dell’ingestibilità di certi comportamenti".