Tutti temono addio Koulibaly e Mertens, ma anche Insigne spaventa Napoli

I catastrofismi di queste ore - con tanti, troppi assi del Napoli che vengono dati come prossimi all'addio – probabilmente scemeranno nei prossimi giorni ma che qualche big azzurro possa seguire Reina – già legatosi al Milan – è più che probabile. Non è solo la delusione per lo scudetto mancato (salvo miracoli) ma la fine di un ciclo per qualcuno che ha tante ricche richieste e che potrebbe decidere di tentare nuove avventure. Il Napoli ha uno suo budget che si può alzare ma mai rivoluzionare, un certo tipo di ingaggi non rientra né nella filosofia né soprattutto nelle casse del club azzurro. Se da una parte tutti hanno ancora dei contratti firmati (a partire dal tecnico Sarri), dall'altra le clausole esistono (alcune valide solo per l'estero) e l'interesse di grandi club per diversi giocatori è reale. De Laurentiis non ha alcuna intenzione di smantellare il giocattolo ma potrebbe ritrovarsi spalle al muro di fronte a certe cifre. I nomi che ballano in questi giorni sono soprattutto quelli di Koulibaly (che frutterebbe non meno di 60 milioni con una plus-valenza super) e di Mertens ma anche se se ne parla meno anche Insigne ha chiesto un appuntamento alla dirigenza. L'anno scorso fu accontentato sul rinnovo con adeguamento del contratto ma questa stagione da leader ha accresciuto il suo valore e l'attenzione di diversi top-team. Insigne si sente il capitano vero di questo Napoli ma vuol vederci chiaro. Oltre ad avere un rapporto particolare con la piazza, che non gli perdona niente, lo scugnizzo di Frattamaggiore ha un'autostima enorme, è convinto di meritare palcoscenici di primissimo ordine, stipendi adeguati e soprattutto vuole vincere. Parlerà con De Laurentiis proprio di questo, dei progetti futuri e della voglia di investire del presidente. Mentre alle sue spalle si alza già l'ombra di Mino Raiola, che potrebbe essere ufficializzato come il suo nuovo agente. Con le ovvie conseguenze che la cosa comporta.

Stefano Grandi