Tuchel: Ho parlato con Lukaku, abbiamo preso decisione comune

Nel corso della conferenza stampa prima della partita col Tottenham, il tecnico del Chelsea Thomas Tuchel ha rivelato cosa si sono detti lui e Lukaku nell'incontro chiarificatore dopo la discussa intervista a Sky del centravanti belga, in cui ha sorprendentemente chiesto ai Blues di rispedirlo a Milano. Caso rientrato: Lukaku è stato reintegrato in gruppo e chiuderà la stagione nel Chelsea. Ecco le parole dell'allenatore tedesco:

"Prima di tutto, siamo felici di esserci presi del tempo per parlarne con calma, questo è quello che abbiamo fatto. Si è scusato ed è tornato in gruppo per l’allenamento di oggi. La cosa più importante è stata capire che non fosse una cosa intenzionale. Inoltre, questa è la prima volta che si è comportato in questo modo. Non c’è mai stato un minimo comportamento contro la squadra. Il giocatore è consapevole di quello che ha creato e sente la responsabilità di sistemare il pasticcio, ma naturalmente potrebbero esserci ancora delle conseguenze. Siamo felici che sia un nostro giocatore e lo proteggeremo. È molto concentrato, ecco perché sono rimasto sorpreso. Ha segnato contro il Villa e poi la partita successiva. Non ho mai, prima del colloquio, avuto il minimo dubbio che non fosse con la testa qui. È un ragazzo emotivo, non si tira indietro; non dobbiamo solo biasimarlo e puntare sul lato negativo della cosa, dobbiamo adattarci. Ha creato un rumore indesiderato, ma non ci sono dubbi sul suo impegno. L’intenzione era quella di creare problemi? Lasciare il club? Non lo so, fare pressione sull’allenatore? No. Ovviamente Lukaku avrebbe dovuto saperlo, ma è per questo che abbiamo chiarito le cose insieme. Ho letto frasi più dure da affrontare negli anni precedenti come allenatore. Non era felice perché è stato infortunato e poi ha avuto il Covid, ma vuole segnare per noi, farci vincere e basta. Ecco perché sono rimasto sorpreso, e lo sono ancora. È il nostro numero nove e non posso dire di più”.