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Totti contro Spalletti: tutti hanno ragione, nessuno ha torto

21/04/2016 10:28

Totti contro Spalletti: tutti hanno ragione, nessuno ha torto |  Sport e Vai

Due gol in tre minuti ed in un attimo Totti si è ripreso la Roma e una sua personale rivincita su Spalletti e sulla società giallorossa che forse l'avevano dato per bollito troppo presto.

"La classe non è acqua" o meglio non si sciacqua come recita una battuta. E da ieri sera, ancor di più dopo la lite di Bergamo, la querelle Spalletti-Totti domina i temi del calcio italiano. Virale anche sul web con tanto di fotomontaggi divertenti. Difficile prendere una posizione soprattutto in una questione in cui sia l'uno che l'altro sembrano avere ragione, o meglio nessuno dei due avere pienamente torto.

Ha ragione Totti a considerarsi un giocatore, anzi, il giocatore della Roma, di questa come di quella del passato, e magari pensare, alla soglia dei 40 anni, di poter prendere in mano la squadra giallorossa anche nel futuro, da buon capitano, da buon Re di Roma. Le ultime due partite lo hanno dimostrato. Totti può dare quel qualcosa in più che la corsa di Salah, i polmoni di Florenzi, la stazza di Dzeko, non danno nei momenti decisivi. Sa dove va la palla hanno detto in molti, compreso Spalletti, riguardando il gol del 2-2 al Torino. Totti non si discute, ce lo si tiene stretto. 

Ha ragione anche Spalletti quando dice che la Roma del futuro deve guardare al di là del cordone ombellicale verso il suo Pupone. Come è stato per la Juve con Del Piero, c'è un momento in cui la gestione della bandiera deve essere seconda rispetto al bene della squadra. Che per Spalletti è non avere Totti, un giocatore di 40 anni seppur con classe da vendere, in campo dal 1'. Proprio le ultime tre gare: assist col Bologna, gol con l'Atalanta e doppietta al Toro, hanno dimostrato che la gestione di Spalletti del "capitano" è giusta seppur col contagocce. Continuando col parallelo su Del Piero, la Juve con Pinturicchio ancora protagonsita assoluto fece due settimi posti, con Ferrara-Zaccheroni e Delneri, quella con Alex part time, proprio alla Totti, tornò a vincere lo scudetto con Conte in panchina e giocate decisive di Del Piero dalla panchina, come il gol alla Lazio e all'Inter prima di un doloroso quanto forse doveroso addio. Se Spalletti ha sbagliato lo ha fatto nel dopo gara di Bergamo sminuendo il valore dell'apporto di Totti alla causa giallorossa ma sul piano tecnico in questo momento ha ragione lui, o meglio anche lui.

Ed allora è vero che la ragione sta nel mezzo, tra Totti e Spalletti. A loro, alla loro intelligenza, trovare il modo di andare avanti, magari un altro anno, per il bene della Roma di intende.

Luca Fusco


Tags: Roma Francesco Totti luciano spalletti

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