Tormentone bel gioco-Sarri e vittorie-Allegri non finirà mai, ieri altra puntata

Che Allegri soffra nel vedere i suoi risultati di questi anni poco valorizzati e poco celebrati non è una novità ma da questa stagione il tecnico della Juventus ha un “nemico” in più, ovvero i tanti elogi alla Grande Bellezza del Napoli messa sempre a paragone con il gioco della Juventus. Due mondi che niente hanno in comune se non l'aver dato vita a un campionato avvincente ma Allegri proprio non ci sta più a sentire che la sua Juve gioca male e non ha gli schemi del Napoli. Geloso di Sarri? Non è esatto, perchè questa è solo l'ultima di una serie di provocazioni che durano da anni, a dispetto di tre scudetti di fila, di coppe Italia e di finali di Champions. L'allenatore della Juve anche con i suoi stessi tifosi non si capacita di come non si riconosca che questa squadra ha ottenuto risultati importantissimi in questi anni, con una continuità e una fame da eroi. E' questo il vero retroscena dell'acceso dibattito avuto ieri sera su Sky, dopo il sofferto e rocambolesco successo con l'Inter, con Adani: "La mia sensazione è che il campionato sia di più sulle giocate che sul gioco, ma si può giocare meglio per essere padrone del proprio destino per meritare la giocata più che trovarla?" questa la domanda di Daniele Adani che ha fatto infuriare Allegri che ha replicato duramente: "Domenica è stata una gara brutta, la nostra, ma anche la loro. Non hanno fatto un tiro in porta. Abbiamo giocato male, come a Crotone, ma non è facile vincere sempre. Nelle ultime 21 hanno vinto 18 volte. Altrimenti faremmo 180 punti. Bisogna capire i momenti della stagione. Il calcio è diventato teorico, sento parlare di schemi. Contano? A basket in 24 secondi ci sono gli schemi, hai 3 secondi per pensare ma la danno alla fine a quelli più bravi per tirare. Voi pensate che in un campo di calcio con i piedi e contrasti vincono gli schemi? A quel punto Messi non varrebbe quei soldi come Ronaldo o altri. Già dai bambini bisogna lavorare sulla tecnica. Questo è il male del calcio italiano. Non rendete complicato il calcio. Continuate con la vostra teoria che fate bene, bravi".

Stefano Grandi