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Torino, Mihajlovic: Juve dragone a tre teste, tagliata una ne ha altre due

10/12/2016 13:27

Torino, Mihajlovic: Juve dragone a tre teste, tagliata una ne ha altre due |  Sport e Vai

Al suo fianco in conferenza c'è un magazziniere, Luca Finetto, e un tifoso, il 60enne Renato Cormaglia detto Socrates che non ha mai rinnegato la fede granata. Abituato da sempre a stupire, Sinisa Mihajlovic presenta in maniera ancor più insolita il derby du domani con la Juve. Facendosi scudo col leggendario cuore Toro (“anche loro due giocheranno con noi domani anche se non avranno gli scarpini, perchè i nostri risultati non dipendono solo dalle parate di Hart e dai gol di Belotti. ”). Il pronostico nel derby è sempre un artificio complesso ma è chiaro che la Juve parta favorita. Cosa che non spaventa Mihajlovic che rilancia: “Domani la Juventus non giocherà solo contro undici giocatori ma contro tutta la gente del Toro e tutti coloro che lavorano con noi. Dovranno sudare le proverbiali sette camicie. Non so come finirà il derby, ma so che noi domani usciremo a testa alta, giocando da Toro e dando tutto. Voglio solo fare una raccomandazione: voglio vedere domani un derby bello, pieno di intensità ma anche di correttezza. Perchè il derby non è una guerra. Il derby è essenza del calcio: c’è intensità, sforzo, sfottò, emozione, ma resta un gioco: che fa piangere e arrabbiarsi a volte, ma resta pur sempre un gioco”. Della Juve il tecnico granata ha grande stima: “Boniperti diceva: vincere è l’unica cosa che conta. Per me invece quelo che conta è vedere la mia squadra giocare da Toro: perchè quando lo fa di solito vince. Dobbiamo giocare seguendo i nostri soliti principi. Per me il come si gioca è importante. E’ questo che voglio vedere. Noi dobbiamo giocare sempre dando tutto, giocando da uomini, con intensità, ambizione e coraggio. La Juve è per me un dragone che quando gli tagli una testa gliene spuntano altre due. Io ho molto rispetto. Ma non paura. Faremo di tutto per batterli, e per toglierci questa soddisfazione. Faremo di tutto per batterli, per toglierci questa partita, usando la testa e applicando i nostri principi con lucidità, concentrati ognuno sul proprio compito. Il derby è sempre una partita particolare, per tutti. Ma ho passato questi giorni tranquillo e sereno. Vivo il derby come ogni altra partita. Il derby è una delle partite più facili da preparare. Non c’è bisogno di caricare a pallettoni i giocatori. Perchè c’è il rischio che poi siano bloccati, al contrario. E’ una partita che vale tre punti e vogliamo prenderceli. La prima cosa che mi hanno chiesto i tifosi quando sono arrivato a Roma è stata vincere il derby. Sicuramente il derby è una cosa importantissima, negli anni lì hanno migliorato nella mentalità nel senso di considerare anche le altre partite. Dobbiamo farlo anche noi, capendo che il derby è una partita fondamentale ma porta tre punti come tutte le altre. Dobbiamo quindi affrontarla nella maniera giusta, cercando di non accontentarci se dovessimo vincerla e di non andare nel panico se la perdessimo”. .Higuain e Belotti sono attesi come gli uomini del derby: “Sono uomini da 100 milioni. Per Higuain li hanno già versati, per Belotti per fortuna no. Higuain è fortissimo ma io mi tengo il Gallo. E comunque entrambe le squadre hanno altri giocatori di qualità, che con un colpo possono risolvere la partita. Ma sono convinto che a vincere è sempre la squadra e mai il singolo”.

Stefano Grandi


 


Tags: mihajlovic derby Belotti

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