Thohir vuota il sacco su cessione a Zhang, Lukaku e Mancini

Non poteva dare più tutto all'Inter ma ne è rimasto tifoso fedele. Erick Thohir è stato il primo presidente post-Moratti e intervistato dal Corriere dello sport rivela aneddoti e retroscena

L’Inter è stato il miglior club del mondo. Ma quando l’ho presa io, nel 2013, eravamo in pieno periodo di transizione. Sin dall’inizio sono stato chiaro: la mia intenzione era aiutare. Volevamo costruire una squadra che tornasse nel giro di cinque anni tra le prime quatto in Italia e ci restasse. Ho ceduto tutto agli Zhang e a Suning perché mi hanno convinto con un progetto ambizioso e solido. Nello stesso momento in Indonesia mi avevano proposto la presidenza del comitato olimpico. Non avevo più la possibilità di gestire a dovere il mio tempo

Per Thohir gli Zhang gli hanno copiato qualche idea

"Per esempio hanno preso Lukaku, un giocatore che avrei tanto voluto acquistare io. Ma non si poteva proprio, all’epoca. Idem per Dzeko: noi ci provammo, la Roma fu più rapida".

Adesso Suning sembra in difficoltà.

"Preferisco non commentare. Sempre per via dell’amore che nutro nei confronti dell’Inter. E per via di tutto quello che Suning ha fatto per vincere lo scudetto. Quando verrà il momento di lasciare, lo faranno".

Il suo allenatore storico è Roberto Mancini oggi campione d’Europa con la Nazionale italiana.

"Complimenti a lui. Volevamo tenerlo, il tempismo non ci è stato amico. Era la fase di passaggio a Suning del club. Ha deciso lui di andarsene e bisogna rispettare la sua scelta.