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Tavecchio: Serie A a 18 squadre e tecnologia sul gol-non gol

11/02/2015 18:12

Tavecchio: Serie A a 18 squadre e tecnologia sul gol-non gol |  Sport e Vai

Dal rapporto con Conte alle date della prossima stagione, dal caso-scommesse alla tecnologia e al sorteggio arbitrale: il presidente federale Carlo Tavecchio ha parlato a 360 gradi intervistato da Radio Sportiva. Numerosi gli spunti di riflessione. Si parte con il ct: “Le parole del commissario tecnico sono ampiamente illustrative della situazione. Conte ha detto che starà con noi alla faccia di qualcuno che pensava il contrario. Non c´era motivo di creare il polverone che si è creato, di creare una situazione molto precaria di cui non c´era necessità. Conte è una persona che ci invidiano e noi gli affidiamo il meglio di quello che possiamo. Gli abbiamo affidato la "cantera" del nostro calcio perché ha possibilità di intervenire su tutte le nostre Nazionali azzurre”. Chiarito anche il giallo sulla finale di coppa Italia: “Noi abbiamo chiesto alla Lega di A di chiudere il campionato il 15 maggio: hanno accettato. Noi abbiamo chiesto di valutare l´ipotesi della Coppa Italia alla stessa data e loro ci hanno detto che in questo momento non lo possono stabilire. Quello che possiamo fare, ci hanno risposto, è anticipare al 2 marzo la semifinale. Dal 2 marzo in poi dipende dall´ingorgo che si creerà con la Champions, l´Europa League e il campionato e si farà con tutta probabilità il massimo per poter realizzarla prima del 15. Questo è quanto ha detto la Lega che si è dichiarata disponibile: non ha detto di no”. Capitolo arbitri: “Io sono dell´avviso che gli arbitri sono sempre in buona fede, poi gli errori ci possono stare. La Figc non può non difendere l´Aia che è nostro baluardo spero di onestà. Tutto il resto rientra nella sfera degli interessi dei club. E noi rispettiamo anche i club perché rappresentano le nostre risorse, ma dobbiamo stare attenti a non confondere le regole con le situazioni. Quello del sorteggio sarà una questione che sarà portata nelle sedi opportune. Il consiglio federale non interviene: prende atto delle segnalazioni. Come fatto nel caso della tecnologia applicata al calcio. Il gol-non gol partirà la stagione prossima, non partiranno le altre cose perché la Fifa ancora non ci ha risposto. Venerdì di questa settimana in Assemblea di Lega a Milano le società di Serie A con ogni probabilità deliberanno di adottare il gol-non gol”. In merito alla spinosa situazione del calcio scommesse Tavecchio ha detto: “La nostra Costituzione dice che un cittadino italiano è ritenuto colpevole dopo l´ultimo grado di giudizio. Quando cito la Costituzione, cito lo strumento principe del nostro sistema. Ricordo solo che prima del 2006 le scommesse erano reato. C´è stata una scelta politica e si è ritenuto di depenalizzare le scommesse, un rischio a cui si sapeva si andava incontro di fronte con situazioni del genere”. Infine le riforme:: “La riforma dei campionati. Portare la Serie A a 18 squadre e gli altri campionati conseguentemente. Ce la possiamo fare nella misura in cui i principi riformatori del Coni saranno rivisti, perché con una maggioranza del 75 per cento com´è attualmente la normativa federale, è difficile portare questa riforma a regime. Quando il Coni, interpellato da noi, dirà di poter ridurre la maggioranza per produrre dei risultati in Consiglio Federale, noi faremo di tutto per cambiare questa normativa. Il campionato a 20 squadre crea delle situazioni anacronistiche. Non si possono fare stage, crea ingorghi di altra natura, produce soggetti che sono difficilmente recuperabili con i costi gestionali in atto”.

Stefano Grandi


Tags: serie a arbitri scommesse conte Tavecchio

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