Tatarusanu esce allo scoperto su critiche, derby e Donnarumma

Quando Maignan si è infortunato i tifosi del Milan sono caduti nella depressione totale: come faremo con Tatarusanu? A distanza di qualche settimana nessuno più si pone la domanda. Il rumeno ha vinto la sua sfida, oggi è un portiere affidabilissimo e se i rossoneri sono primi in campionato è anche merito suo. Lui si racconta a Franco Ordine de Il Giornale e dice

La spiegazione è che innanzitutto io non mi sono mai sentito un secondo portiere. Nella mia carriera ho fatto tante partite, ho accumulato tante esperienze e soprattutto mi sono sempre allenato al massimo per risultare pronto al momento giusto, quando il Milan ha avuto bisogno di me. Ho una fortuna: mi aiuta il fisico, non ho avuto infortuni e questo mi ha consentito di non saltare allenamenti. Poi mentalmente penso di essere molto forte, capace di concentrarmi sulla partita e sul lavoro da svolgere con i miei compagni. Per organizzare la difesa bisogna avere grande lucidità. In apparenza sembro uno tranquillo, non è così. Sono solo molto concentrato sul lavoro. E non sono nemmeno molto anziano, come dite voi in Italia

Non si è preoccupato per le tante critiche preventive

«Perché non ho il tempo per leggere quei commenti e perché se è normale che certi giudizi arrivino da persone che non mi conoscono, io so quello che posso dare, e so meglio ancora come mi alleno e come mi preparo per le partite. Ho una fortuna: mi aiuta il fisico, non ho avuto infortuni e questo mi ha consentito di non saltare allenamenti».

Tatarasuna non ci sta a sentir parlare di sorpresa-Milan

«Una sorpresa potevamo essere un anno fa, quando nessuno si aspettava che reggessimo in testa alla classifica per così tanto tempo. Oggi non più. Perché il Milan dimostra puntualmente di meritare le sue vittorie. Solo in Champions league non è andata per il verso giusto anche se durante le prime due sfide, a Liverpool e con l'Atletico, il rendimento è stato molto alto. Che differenze ci sono tra Milan e Inter quest'anno? Il Milan non ha cambiato tanto: il suo calcio è alimentato dalle stesse idee. E anche come protagonisti siamo più o meno gli stessi. L'Inter con Inzaghi in panchina al posto di Conte non gioca in modo diverso. Forse ora è solo più offensiva».

Infine su Donnarumma

«Non devo capirlo io. È stata una sua scelta, una decisione, adesso è da un'altra parte. Lui sta facendo bene a Parigi, noi stiamo facendo bene qui. Penso sia stata la decisione migliore per tutti».