Szczesny cala la saracinesca, poi sgrida la Juve: "Ecco cosa ci manca ancora"

All'andata aveva iptonizzato Veretout, questa volta è toccato a Pellegrini. Szczesny ha calato la saracinesca ed ha regalato i tre punti alla Juventus: un intervento fondamentale perché la Juve era rimasta in dieci dopo il rosso a De Ligt, e prendere il 4-4 a 10' + recupero dalla fine sarebbe stato molto rischioso. Ed invece, è andata bene.

"Sempre una bella sensazione parara un rigore in un momento così importante della partita. Sono stato anche fortunato perché non avevo più spinta, e me l'ha calciato addosso. Comunque meglio così. Pellegrini ha due modi di tirare il rigore, io ho fatto la finta sulla rincorsa veloce invece poi ha rallentato, mi sono trovato sbilanciato, ma per fortuna è andata bene".

Una Juve in crescita: ma quanto manca a questa rimonta?

"Manca personalità, il dna Juve. Risultati non sono causali, ci sono giocatori che possono diventare da Juve, ma bisogna dargli tempo per abituarsi alla pressione. Bisogna essere più costanti, non è da Juve fare due partite buone e due cattive. L'ambizione è essere la squadra migliore d'Italia, piano piano ci arriveremo. La difesa? Vittoria complicata anche per i meriti della Roma, ci hanno messo in difficoltà sulle palle inattive. Quindi bisogna dare meriti a loro".

La rincorsa al quarto posto può continuare

"Se c'è uno di noi che non ci crede, meglio che se ne stia a casa. Siamo la Juve, dobbiamo andare in Champions".