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Superlega, il Ceo giura: Format chiuso è stato accantonato, no a squadre fisse

07/02/2023 13:35

Superlega, il Ceo giura: Format chiuso è stato accantonato, no a squadre fisse |  Sport e Vai

Rinfrancata dalla recente sentenza di un tribunale provinciale di Madrid, la Superlega - o quel che ne resta - guarda con qualche speranza in più alla sentenza di marzo della Corte di Giustizia Ue. Dopo il parere dell'avvocatura generale, ci sono poche possibilità che Real, Barcellona e Juve vincano la loro battaglia davanti alla corte di Lussemburgo, ma Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports Management, la società creata ad hoc per portare avanti il progetto nato e imploso in pochi giorni nell'aprile 2021, si dice ottimista in un'intervista a L'Equipe. Anche perché il formato elitario delle origini - assicura - è stato accantonato. 

"Il formato non prevede membri permanenti, non sarà più una competizione elitaria chiusa, ma aperta e basata sul merito. Sarà gestita dai club e compatibile con i campionati nazionali. Ci sarà un rigido fair-play finanziario. Oggi troppi pochi club generano profitto, la maggior parte di essi si indebitano e rischiano di scomparire, altri invece rinunciano proprio agli investimenti. Le società non potranno dedicare più del 55% del loro budget agli stipendi e vogliamo anche vietare sponsorizzazioni gonfiate. Non è possibile spendere più di quanto si genera. Il calcio sta perdendo attrattività e potere economico, molte società condividono questa preoccupazione e stanno discutendo con noi per risolvere i problemi. Il sistema attuale e la nuova Champions League non sono adatte. Ci sono troppe partite inutili, pochi big match tra squadre forti e la competizione entra nel vivo soltanto nel mese di febbraio".

Basta alle minacce di ritorsione di Fifa e Uefa:

"Vogliamo avere il diritto di portare proposte senza avere la minaccia di essere sanzionati. La Uefa è resistente a ogni tipo di cambiamento perché vive bene così, senza concorrenza, senza rischi imprenditoriali ed esercitando un'influenza significativa. È un monopolio che dura da 45 anni. Questa però è discriminazione, l'autorizzazione di lanciare un nuovo campionato deve essere approvata da un soggetto terzo, perché dobbiamo dipendere da un'organizzazione svizzera? Chiediamo che i club recuperino la loro sovranità e che siano padroni del loro destino. Ci sembra ingiusto che le società si prendano enormi rischi dal punto di vista economico e poi non abbiano potere decisionale".


Tags: uefa superlega format

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