Su Balotelli la Juventus si chiama fuori, il Napoli che farà?

Cercasi squadra italiana ambiziosa che abbia voglia di scommettere su Balotelli. L'ex SuperMario è alla ricerca di una nuova identità, dopo aver provato, fallito, riprovato e rifallito tante volte. La sua catarsi in Ligue1 ha avuto effetto: a Nizza è tornato bomber e calciatore interessante, meno balotellate e più gol, tanto che Di Biagio gli ha già detto che lo chiamerà in Nazionale. Con il contratto in scadenza, chi prende Balotelli a giugno lo prende gratis. O quasi, perchè il suo stipendio non è per tutte le tasche ma c'è da scommettere che pur di rilanciarsi il giocatore sarebbe disposto a fare sconti sostanziosi ma dove potrebbe giocare Balotelli? Raiola lo sta proponendo in giro, lui stesso ha dato segnali ed indizi: “Al Milan non credo, Juventus e Napoli mi stanno simpatiche”. Improbabile un ritorno all'Inter, dove tanti tifosi non hanno mai dimenticato né la maglia lanciata a terra né il tradimento per i colori rossoneri, ancor più difficile un bis al Milan visti i rapporti tra il ds Mirabelli e Raiola e con le due romane che non si sono mai dette interessate, resterebbero Juventus e Napoli. I bianconeri però si sono già chiamati fuori. Del resto con lo stile-Juve (anche quello attuale, che è ben diverso rispetto a quello dei tempi dell'Avvocato) Balotelli farebbe un po' a cazzotti, ma Marotta ieri ha dato una versione più edulcorata: “Calcisticamente e da spettatore è bello veder giocare Balotelli. E' un ottimo giocatore ma non è un profilo che stiamo cercando. Questo non significa che non sia un giocatore importante, è un talento del nostro calcio che può essere utile anche per la Nazionale". Fuori un'altra, dunque. Resterebbe il Napoli ma al Napoli Balotelli “sta simpatico?”. A molti tifosi sì, a De Laurentiis ni, a Sarri probabilmente no. Di recente lo stesso attaccante disse: “Da quello che ho capito è stato il presidente a non voler mai approfondire il discorso. Sanno tutti che io a Napoli vado sempre volentieri” ma il filo che lo lega a Napoli è di antica data. Gli fece un gol in Champions nel 2011 con addosso la maglia del Manchester City al San Paolo, ma perse 2-1. Nel 2013-14 vestiva un'altra maglia rossonera, stavolta quella del Milan, ma l'esito fu lo stesso. Altra sconfitta e, una volta in panchina, le sincere lacrime di un ragazzo costantemente sotto i riflettori, ormai in piena rotta con il calcio italiano. In città, però, aveva ritrovato anche l'amore più puro della sua vita, la figlia Pia nata dal precedente rapporto con la napoletanissima showgirl Raffaella Fico. Poi ancora le foto con i boss della camorra napoletana nel 2011, le parole di un pentito due anni più tardi che lo accusava di aver «spacciato droga per scherzo a Scampia», tutti fattori che hanno da sempre impedito un connubio che avrebbe incuriosito tutti. Il tema non è di stretta attualità, perchè il Napoli è concentrato sulla lotta scudetto ma tra qualche mese se ne riparlerà: Balotelli a parametro zero resta una scommessa. Chi ha voglia di farla?

Stefano Grandi