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Studio Uefa: In Champions il 4-3-3 supera il 4-2-3-1

07/09/2016 15:13

Studio Uefa: In Champions il 4-3-3 supera il 4-2-3-1 |  Sport e Vai

Fino alla scorsa stagione l'Europa parlava una lingua tattica abbastanza comune ad alti livelli: tutte o quasi le big utilizzavano il 4-2-3-1 come modulo base, con le dovute varianti a seconda delle gare e dei giocatori disponibili, ma uno studio effettuato dall'Uefa ha evidenziato un cambiamento di tendenza. Nella scorsa stagione in Champions in 13 hanno utilizzato il 4-3-3 (erano solo 8 l'anno prima) e solo 10 (anziché 14) sono rimaste al 4-2-3-1. In calo anche il 4-4-2 (sei anziché 10) mentre in due hanno utilizzato il 4-5-1 e una il 3-4-3, ovvero il Gent con Renato Neto e Sven Kums davanti ai tre centrali e Thomas Foket ad arretrare velocemente per passare al 4-2-3-1 in fase di non possesso. Contro il Wolfsburg, però, Hein Van Haezebrouck ha optato per il 4-4-2 dopo aver utilizzato il 4-2-3-1 nella fase a gironi. Ovviamente non c'è una regola fissa: il Paris Saint-Germain è passato dal consueto 4-3-3 al 3-5-2 contro il Manchester City in Inghilterra e il PSV Eindhoven ha fatto altrettanto in Spagna contro l’Atlético Madrid. Nella semifinale in casa del Real Madrid, la squadra di Manuel Pellegrini ha optato per il 4-1-4-1 invece del consueto 4-2-3-1. Il Benfica, che si è affidato prevalentemente al 4-4-2, ha scelto il 4-2-3-1 contro Zenit e Bayern München nella fase a eliminazione diretta. La Roma, che preferisce il 4-3-3, ha inserito un secondo mediano in casa del Real Madrid, passando al 4-2-3-1.

I CAMBI DI GUARDIOLA - Il Bayern di Josep Guardiola ha compiuto diverse variazioni sul tema del 4-3-3, sia a partita in corso che tra una gara e l’altra. In casa contro la Dinamo Zagabria, il modulo è stato più simile a un 4-2-3-1, mentre Thomas Müller è partito sulle fasce in casa dell’Arsenal e dietro Robert Lewandowski a Monaco contro i Gunners. Tra le squadre eliminate nella fase a gironi, Dinamo, Porto e Olympiacos hanno alternato il 4-3-3 al 4-2-3-1; il Maccabi Tel-Aviv è passato dal 4-2-3-1 al 4-5-1 in trasferta, mentre Bayer Leverkusen, Manchester United e CSKA Moskva hanno alternato occasionalmente il 4-2-3-1 e il 4-4-2. Tutte queste variazioni confermano quanto detto da Rudbæk a proposito della versatilità e ribadiscono che il giocatore moderno deve essere pronto a passare da un modulo all’altro senza soluzione di continuità. Traendo le conclusioni, si può affermare che la metà delle prime 16 squadre si è affidata al 4-3-3, mentre quattro hanno preferito il 4-2-3-1 e tre il 4-4-2. Come detto in precedenza, il Gent è stata l’unica formazione a puntare sul 3-4-3.

St.Gr.


Tags: guardiola moduli Champions League

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