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Stampa impietosa: Anche Mura e Sconcerti bocciano la Juventus

13/09/2017 09:17

Stampa impietosa: Anche Mura e Sconcerti bocciano la Juventus |  Sport e Vai

La stampa spagnola esulta (“Mamma mia” titola Sport con la copertina dedicata a Messi, “Il Divo” scrive il Mundo Deportivo con la foto della Pulce, “Aqui el mejor 10” scrive Marca), quella italiana piange (da “Messi sotto” a “Storditi da Messi” fino a “Camp noooo” di Tuttosport). Il 3-0 del Barcellona alla Juventus trova risalto su tutti i quotidiani. Anche due tra gli editorialisti di maggior peso, Gianni Mura su Repubblica e Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, pungono i bianconeri. Mura scrive: “Il primo atto europeo la rimanda all' ultimo atto della scorsa stagione: come a Cardiff, è come se la Juve fosse rimasta nello spogliatoio. Come a Cardiff, aveva giocato un primo tempo alla pari, meno possesso di palla e più praticità. Ha preso gol a un minuto dall' intervallo, quando fa più male, poi Dybala ha mandato alto l' 1-1 possibile e Messi s' è svegliato del tutto. Immenso. Credo che a nessuno, nemmeno a Dybala, convenga attualmente essere paragonato a Messi. Per lui anche un palo, sull' 1-0. Al suo risveglio ha contribuito l' arbitro, ammonendolo (giustamente) perché chiedeva (giustamente) un giallo per Pjanic che l' aveva trattenuto. Quindi: slalom di Messi, rinvia Sturaro, 2-0 di Rakitic, piattone a porta vuota. E ancora: slalom di Messi, sinistro nell' angolino. Detto che Buffon non ha colpe sui gol e qualcosa ha pure salvato, cos' è successo? Era pure la Juve che non aveva concesso un gol in 180' al Barcellona, la stagione scorsa, ma ci aveva messo attenzione, sacrificio collettivo, una corsa ragionata che aveva spezzato i fili del gioco catalano. Tutto questo ieri non s' è visto. O s' è visto solo per 45'. Se il primo gol è nato da un errore di Benatia, gli altri sono frutto di stanchezza o scarsa attenzione, di troppo spazio concesso: una pacchia per Messi e, in generale, per una squadra ben provvista di piedi buoni. Allegri aveva scelto una squadra coraggiosa, preferendo Bentancur a Sturaro. Ma anche il coraggio è rimasto in spogliatoio. Urge intervento”. Sconcerti sul Corriere della Sera aggiunge: “Un brutto risultato per la Juve, non tanto per il cammino in Champions dove basta pur sempre arrivare secondi, quanto per la mancanza di personalità complessiva e la conferma che la squadra ancora non c' è né si sa quale debba essere. La cosa certa è che la Juve prende sempre gol, è confusa davanti ad avversari rapidi e ha difficoltà a imporre un gioco. Tra Dybala e Messi c' è stata una differenza così grande, così sostanziale, da farci sembrare tutti matti quando ne abbiamo invocato il confronto. Non è sembrata in linea la difesa ed è stato insufficiente l' intero centrocampo. Il Barcellona ha tenuto sempre il pallone e ha saltato le due linee juventine con continui triangoli veloci. Tutto molto bello, ma anche scolastico. Si sa che il Barcellona gioca così, si sa che ha Messi. Qual è la novità? Il dubbio è non sappiamo più cosa sia la Juve oggi. Allegri ha perso il suo modulo creativo senza avere nel frattempo trovato niente. Conosco la squadra, non la sto rinnegando. Migliorerà, ma adesso è sconnessa, senza personalità, senza riferimenti. Sembra che Bonucci andandosene l' abbia lasciata davvero sola restando lui altrettanto isolato. Di sicuro nel mezzo è rimasta una squadra incerta in qualunque manovra comune. Troppo grosso l' errore per essere colpa di una sera. C' è qualcosa di profondo che va studiato. Lo sa bene anche Allegri, altrimenti non insisterebbe in continui esperimenti. Le novità sono audaci, quasi mai furbe. La Juve adesso ha soprattutto bisogno d' intelligenza”.

Stefano Grandi


Tags: juventus barcellona Champions League

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