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Spalletti vuota il sacco sui dissidi con Adl e spiega perché lascia

03/06/2023 16:37

Spalletti vuota il sacco sui dissidi con Adl e spiega perché lascia |  Sport e Vai

Ha varcato per l'ultima volta la porticina di Castelvolturno che dà accesso alla sala stampa e probabilmente ha rivissuto in pochi secondi due anni di lavoro, di gioie e di dolori, di arrabbiature e di entusiasmi. E' arrivato all'ultimo atto azzurro Luciano Spalletti che oggi ha tenuto la sua ultima conferenza di presentazione della sua avventura napoletana. Domani con la Samp la festa scudetto, i saluti, le lacrime e un capitolo che si chiude. L'emozione c'è, non si può nascondere e le sue prime parole sono già commoventi

"Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi due anni indimenticabili. Napoli non va immaginata, perché è molto di più dell’immaginazione, Napoli va vissuta! Probabilmente sono sempre stato un po’ napoletano”

Ieri ha abbracciato De Laurentiis in occasione della consegna alla squadra del calco del sinistro di Maradona da parte del manager Stefano Ceci, Spalletti ne approffita per chiudere senza screzi ufficiali col presidente

"Mi sembra che ci sia nell’aria o lui o te, non vorrei che ci fosse questa divisione, è stato un trionfo ed è giusto abbracciarsi, si tenta di annullare quest’insidia. Non ho possibilità di dare consigli agli altri, se c’è bisogno si chiedono. Non so consigliare chi verrà e neppure chi prendere. Quando ho capito che avremmo potuto portare a casa qualcosa d’incredibile, ho detto alla squadra che avremmo visto una città esplodere di gioia e mi rendo conto che ho parlato di qualcosa che neanche immaginavo. Tre cose da portar via? Un patino, un cavallo perchè mi ricorda i miei calciatori e un crocifisso per la fede”

I veri motivi dell'addio restano ancora vaghi

Il momento più difficile da superare è l’abbraccio con i calciatori, ho capito in questi giorni quanto è complicato prendere questa decisione. Si lascia una squadra fortissima sotto tutti gli aspetti, che ha delle basi per costruirci tante cose, l’amore che mi avvolge in tutto quello che ho mi ha dato la forza di continuare ad accettare questa decisione. Credo di non essere più in grado di portare la felicità che i tifosi azzurri meritano. Non ho più le energie per essere all’altezza di ciò che si ama, quindi si fa due passi indietro e ci si lascia. Sono uscito da quella cena dicendo che il Napoli avrebbe avuto un grande futuro e che lo avrà, io di coraggio ne ho. Mi piace l'idea di diventare cittadino norario di Napoli.

In quella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere quello che era il motivo del nostro incontro. Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Probabilmente mi faccio male da solo? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto".

Quando sono arrivato, De Laurentiis ha detto che non gli interessava niente della Coppa Italia e lo abbiamo preso in parola... Dovevamo tornare tra le prime quattro e rimettere a posto i conti. È stato bravo a prendersi delle responsabilità che altri presidenti non prendono. Abbiamo risistemato tante cose, facendo il lavoro di quattro anni in un biennio. Ho imparato a essere più imprenditore con lui, lui è diventato più allenatore con me".

 

 

Dalle sue parole però si capisce cosa l'ha amareggiato al punto da prendere questa decisione

Il momento più brutto è stata la sconfitta ad Empoli l'anno scorso, mentre il più bello il fischio finale ad Udine. Dopo la vittoria dello scudetto il presidente ha detto a tutti delle cose che avrei preferito dicesse a me. Poi ci siamo visti e chiariti in 15 minuti. Non sono un tipo che cambia facilmente idea e ho deciso di andare via perchè sento di aver dato tutto quello che avevo.


Tags: napoli scudetto spalletti

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