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Spalletti: Vediamo quanto siamo malati di Inter...

20/10/2018 14:39

Spalletti: Vediamo quanto siamo malati di Inter... |  Sport e Vai

Febbre da derby. Ma è una bella malattia per Spalletti. Il tecnico dell'Inter è carico come una molla alla vigilia della sfida col Milan. Altro che testa alla Champions: “Non abbiamo pensato né al Barcellona, né al campionato. Abbiamo pensato al derby. Io abito in un bel posto a Milano, dove si assorbe tutta la sensazione degli interisti. La sintesi potrebbe essere che questa partita è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati dell'Inter “. Chi teme di più chi? Spalletti fa spallucce: "Non voglio tornare su chi ha paura dell'altra o al contrario. Certo io non rinuncerò mai a chiedere il massimo dai miei, abbiamo un'etica che cancella qualsiasi timore. Quando sei convinto e hai sentimento per il tuo lavoro, non puoi avere paura. Ci saranno molti interisti a vederlo dentro lo stadio, c'è il quarto anello composto dai divani a casa con sopra i nostri tifosi a incitarci. E poi da quando sono qui ho capito che gli interisti probabilmente dimenticano la data del compleanno di marito e moglie, ma non dimenticano il risultato del derby. Se si vuol far parte della storia dell'Inter e non solo starci dentro per la durata del contratto, passa da questa partita. I contratti ti fanno star qui per gli anni che ci sei, se vinci sei nella storia". Lucianone punta sull'orgoglio nerazzurro: “Ho il petto in fuori, sono felicissimo di indossare questi colori. C'è una partecipazione emotiva e un amore evidente. Si parla di cornice della curva domani, ma la tratterei come una parte di un quadro. Milano è una città moderna che spinge in modo naturale verso un'evoluzione continua. Da prendere come modello ed è chiaro che anche noi, in quanto rappresentanti della città sportiva, dobbiamo mostrare in Europa la nostra funzione". Secondo Nainggolan l'Inter è più qualitativa: "Io non commento ciò che dicono i miei calciatori, che da dentro hanno una percezione differente di quello che è il livello dei giocatori. Secondo me si riferisce un po' a tutto. Mi fa piacere che abbia stima dei compagni. Non cambia niente, noi vogliamo giocare la partita per portarla a casa". La sosta può aver tolto ritmo all'Inter? "Anche la squadra di Gattuso ha tanti nazionali che hanno giocato durante queste due settimane. C'è stato modo per riordinare le fatiche, siamo al completo”. E a proposito di Gattuso: “E' un allenatore giovane, che stimo. Sta facendo vedere un modo giovane di far giocare la sua squadra, può dare molto al nostro calcio, lui come De Zerbi, Giampaolo, Simone Inzaghi, Martusciello”. Inevitabile la domanda sui bombr: Icardi o Higuain? “Ti fanno rimanere con la bocca aperta per le gicate che fanno. Sono entrambi fondamentali. Sorrido quando dicono che Icardi sia meno tecnico di Higuain. Andiamo a vedere il controllo di palla sul secondo gol contro la Spal e troviamogli anche il pelo per vedere se non c'è qualità. Dal punto di vista mia è facile scegliere, perché uno è interista e io scelgo l'interista. A Maurito non chiediamogli niente, lasciamo com'è che per noi è perfetto. Ho detto prima: se non vogliamo vedere il gol con la Spal andiamo a vedere il tiro al volo contro il Tottenham per far girare così quella palla. E' uno che naturalmente tiene impegnati e viene marcato in maniera più stretta da parte degli avversari. Ogni tanto, rimanendo staccato, impone alla linea difensiva degli avversari di stare più morbida per quel che riguarda il centrocampo e ti permette di avere più metri sulla trequarti. In tutte le cose ci sono pro e contro. Lasciatelo stare com'è che a me garba così”.

 

 

PERSONAL: Dom. 21 Ageac ore 9 e Via Piave,


Tags: inter derby spalletti

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