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Spalletti: Se il Milan sta dietro di noi è colpa loro, Icardi come Ibra

14/10/2017 13:48

Spalletti: Se il Milan sta dietro di noi è colpa loro, Icardi come Ibra |  Sport e Vai

Di derby ne ha vissuti parecchi sulle sponde del Tevere ma per Luciano Spalletti sarà la prima volta a Milano. E il tecnico dell'Inter aspetta questa partita con emozione e curiosità: “Sarà un privilegio vivere questo derby, come ho vissuto con grande trasporto quello romano: il Derby della Madonnina è il derby dei milanesi e viverlo da protagonista mi arricchirà e voglio godermelo tutto”. Prova a stimolare il gruppo col senso di appartenenza, Spalletti: “Loro sanno che è una partita importantissima, non ci può essere qualcosa che ci ha disturbato, noi dobbiamo giocarla e metterci di più del nostro massimo. Mi aspetto che lo facciano e che lo mettano in pratica. È questa la partita che conta, non altri ragionamenti. In questa dobbiamo farci trovare pronti, poi c’è la forza dell’avversario che è notevole, c’è il nome “Milan”, ma c’è un’altrettanta storia, un altrettanto nome importante che è “Inter”. Troppo amico di Montella per fare provocazioni pre-gara: “D'accordo con le parole di Montella. Lo apprezzo, siamo amici e lo conosco bene. E un allenatore capace e intelligente. Anch'io sono convinto che questa attuale non sia la classifica corretta ma non se la prenda con noi, hanno fatto tutto da soli”. Cita poi “Non ci resta che piangere” per rispondere a Mirabelli che ha detto che l'Inter deve aver paura di loro: “Mi sembra il prete che dice a Troisi 'ricorda che devi morire, che devi aver paura'. Mo' me lo segno". L'Inter perde Brozovic ma sta per riavere Cancelo: “Sarà fondamentale, importantissimo, perché siamo andati a cercarlo perché ha la duttilità che gli consente di stare in più parti del campo, sarà come un nuovo acquisto, perché non lo abbiamo ancora visto, lo aspettiamo”. Il tecnico interista rispolvera anche motti cari a Beppe Grillo e al suo movimento: “Il mio ruolo vale 1, come vale 1 quello del dg, del ds, si vale tutti allo stesso modo. Poi ci sono loro che devono mettere in pratica quelle che sono le indicazioni che ognuno di noi gli dà. Secondo me vincere dà tre punti e carico di entusiasmo e ottimismo per il futuro se lo sai usare. Genera anche i vizi. Però indubbiamente genera un tatuaggio che rimane addosso. Montella ha una grandissima squadra, forse mai come prima quando ci siamo incontrati. Non sarebbe tagliato fuori e saprebbe riemergere". L'etichetta di favoriti non gli dà problemi: "Sembrava che dessero il Milan per favorito. Non cerchiamo la gara della svolta ma l'ambizione e la continuità. Ognuno si crea la propria locandina. Noi dobbiamo essere convinti che possiamo vincere qualsiasi partita con quelle facce determinanti". Non perde la bussola Spalletti quando si riparla di Inter fortunata: “Uno più si impegna più è fortunato, più riesce a cogliere qual è il momento della partita. Il talento è anche questo: cogliere il momento per essere fortunati. Abbiamo avuto anche sfortuna finora, al di là di quello che è il risultato. Degli episodi ci sono andati peggio di come sarebbero potuti andare. Non mi dà fastidio, anzi”. Anche l'astinenza di Icardi non lo preoccupa: “Nonostante l'età che ha è un calciatore con le spalle molto grosse. Sembra quasi Ibrahimovic. Sa cosa lo aspetta e come comportarsi. E sempre a disposizione e perfettamente calato nel ruolo che vogliamo. È tranquillo, ha tutte le carte in regola per poter essere decisivo in qualunque momento al di là del gol. Sono importanti i gol e sono importanti anche altre cose”.

Stefano Grandi


Tags: inter spalletti brozovic

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