Spalletti prova a spiegare il ko ma ammette: Non dipende più da noi

"Se c'è un momento in cui ho creduto di più allo scudetto? E' questo, è adesso". L'aveva detto ieri, in barba alla scaramanzia, Luciano Spalletti nel presentare la gara con quella Fiorentina che, come lui stesso aveva ricordato, in coppa Italia al Maradona ne aveva già segnati cinque. Oggi ne ha fatti tre, spazzando lontano i sogni scudetto del Napoli e il tecnico azzurro è sconsolato a fine gara. A Dazn Spalletti prova a spiegare i perché dell'ennesimo stop casalingo: "E' una sconfitta che ci costa molto, per certi versi non la meritavamo. Loro non hanno rubato nulla, hanno fatto la partita giusta. Noi siamo partiti bene, poi abbiamo giocato qualche palla lunga ma dopo il pari eravamo in partita. Poi c'è stato l'episodio del secondo gol e il terzo pure l'abbiamo preso in maniera simile dopo aver gestito male la situazione. Abbiamo un po' di colpe ma l'atteggiamento in settimana era quello giusto".

Nei primi 45' tante palle in verticale: "La Fiorentina quando non è in possesso lascia campo aperto per l'uno contro uno che si poteva sfruttare, potevamo fare qualcosa di meglio. Osimhen non era al massimo della condizione, ha fatto bene lo stesso ma in questi duelli fisici poteva far salire meglio la squadra".

Spalletti spiega perché ha tolto Fabian e non Zielinski: "Zielo ha un passo più fluido nella copertura delle distanze e sa gestire la palla con qualità oltre ad avere uno strappo, Fabian non stava benissimo".

Ora le cose cambiano nella rincorsa allo scudetto: "Si fa tutto più difficile, non abbiamo altra scelta se non quella di essere professionisti di qualità. Ricominceremo provando a vincere la prossima partita ma ora dipende dagli altri, non da noi".

In casa cinque sconfitte finora. "Vanno valutate singolarmente, non ci vedo niente di simile alle altre partite, non vedo un problema da portare in superficie".