Spalletti manda un messaggio a Insigne e uno a Mertens

Sarà pure da "sfigati" lamentarsi, come aveva annunciato sin dall'inizio di questa stagione, ma quando Luciano Spalletti aveva lanciato questo motto neanche immaginava tutte le difficoltà "esterne" che avrebbe avuto il suo Napoli tra infortuni in serie, covid, assenze prolungate e polemiche di varia natura, dal deferimento per aver utilizzato tre giocatori che dovevano rimanere in qarantena a quello per le plusvalenze fittizie. Alla vigilia della gara con l'Atalanta il tecnico azzurro dice: "Se non ci addossate nessuno stadio di emergenza siamo felici, siamo a posto così. La partita in alcuni momenti diventerà da terra che trema sotto i piedi ma già abbiamo dimostrato di saper riprendere in mano la situazione in momenti difficili. Koulibaly ha detto che siamo tutti napoletani da qui alla fine della stagione, si percepisce la nostra voglia di andare a scrivere il percorso in queste ultime 8 gare, anche se sono difficili".

Poi aggunge: "Sono partite di quelle che ti guardano negli occhi, chi abbassa un po' lo sguardo nei 95' perde perché loro sanno mantenere il livello alto di forza, qualità, ritmo. Squadra costruita bene, come da anni, in queste gare qui non basterà una giocata, una finta, ma 95' di sportellate ribattendo colpo su colpo, questa sarà la partita. Gasperini lo stimo, i complimenti si possono allargare a tutta l'Atalanta

Dopo un passaggio sulla Nazionale (Si deve continuare con Mancini, la strada è giusta, ha portato giovani anche per il futuro, ha vinto un titolo importantissimo, poi si può sbagliare una partita come successo, ma la qualità del gioco, del centrocampo, di molti che ha portato è sotto gli occhi di tutti") il tecnico del Napoli si sofferma su Di Lorenzo, uno dei tanti assenti assieme a Osimhen e Rrahmani: "Zanoli ha le stesse caratteristiche e non ha giocato finora perchè davanti ha Di Lorenzo che è l'evoluzione continua del terzino destro, si ribella alla normalità di fare le cose fatte il giorno prima. Zanoli dal secondo allenamento che ha fatto con la squadra me lo immaginavo titolare in una gara importante come quella con l'Atalanta".

Sul presunto caso-Osimhen Spalletti è ironico: "Avete scritto che lo spogliatoio non ha preso bene il ritardo, domani ne parlerà il direttore domani nel pre-partita comunque così come sul caso plusvalenze e il deferimento per i fatti del Covid, attenti però che i tifosi intuiscono quando si dice la verità".

Su Insigne poi Spalletti dice: "Lo vedo sempre allo stesso modo, dicono che possa essere turbato, può anche essere ma non lo dà mai a vedere, è sempre uno dei primi di tutti ad arrivare, è sempre gioioso e disponibile e in allenamento fa vedere cose che non sempre fa vedere in partita e questo un po' mi dispiace. Mertens domani dovrà dimostrare anche a Ciro Romeo di che pasta è fatto, ha un tifoso in più. Pochi stranieri si sono integrati come lui in questa città, spero che mi presenti il conto per tutte quelle volte che non l'ho scelto ed avrebbe potuto giocare. E' uno che può cambiare le partite, anche quando non gioca incita i compagni che commettono un errore, è uno dei leader del nostro spogliatoio".