Spalletti: Il calcio di Sarri andrebbe preso a esempio

“Loro sono arrabbiati per un solo passo falso ma noi siamo più arrabbiati, perchè il nostro è un periodo di passi falsi ma bisognerà essere perfetti. L'idea di calcio di Sarri potrà dare spunti a chi deve ripartire con il nostro calcio, ci sono esempi da cui bisognerebbe prendere molto”. Spalletti tesse l'elogio del tecnico del Napoli (“non dico che lo candido per la Nazionale ma lo candido come esempio per aver espresso un calcio importante, fatto di pressing dal 1' al 90', di ricerca del gol con la stessa costanza e con tanti uomini, ha avuto più complimenti di tutti anche da allenatori europei”) alla vigilia del match con gli azzurri ma si aspetta molto dalla sua Inter, chiamata a riprendere una marcia importante. Si riparte dopo la sospensione del campionato per la morte di Astori: “E' chiaro che cose come quella che è successa domenica ti rimangono addosso, perché siamo molto più legati di quanto si veda da fuori. Molto più amici e in contatto di quanto sembri. In questo caso, come ho detto ieri, Astori era un capitano del calcio e non solo della Fiorentina. Ci lascia in eredità l'esempio di come la lealtà renda più sottile il confine dell'essere avversari. Tutti lo salutavano quando lo incontravano. E' una cosa che ti lascia il segno e sarà un segno infinito. Non solo Borja Valero e Vecino sono stati molto toccati dalla sua scomparsa, ce ne sono molti altri”. Si deve tornare a giocare però e l'Inter non ha scelte: “Abbiamo 7 partite fuori e 5 in casa,non c'è più niente da gestire”. Sulle condizioni della squadra si sa che Icardi sta bene, restano dubbi su Borja Valero ( “ha avuto qualche problema, si sta allenando bene ma va valutato il minutaggio”) e Rafinha (“sta crescendo, riesce sempre di più a sviluppare le sue giocate in velocità, siamo contenti, lui stesso vede che migliora e che riesce a proporre il suo calcio per un minutaggio sempre superiore”), sui pericoli del Napoli Spalletti sa cosa lo aspetta: “Davanti sono fortissimi, tecnici e veloci, non me la sento però di andare a pensare che qualcuno del Napoli sia meglio dei miei”. Negli scontri diretti l'Inter ha sempre messo qualcosa in più: “Non ci mettiamo nulla di più, le intenzioni sono sempre state le stesse. Probabilmente sentendosi sotto schiaffo i giocatori prendono più responsabilità e conoscenza di quel che serve a questi livelli. Non dovrebbe succedere ma involontariamente succede. Anche i calciatori che hanno giocato in altri club in cui sono abituati a vincere ti rispondono allo stesso modo. Può succedere. Sempre non riconoscendolo perché le intenzioni dei calciatori mi sembrano sempre molto sane”.