Spalletti: Con l'Inter come fosse il Venezia, Koulibaly forse non gioca

Operazione sorpasso. E rivincita. Luciano Spalletti non ha mai digerito l'addio all'Inter di tre stagioni fa anche se non lo ammette e non lo ammetterà mai. Il tecnico del Napoli ha sempre pensato di aver fatto appieno il suo dovere in nerazzurro e domani ha l'occasione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe e di superare in classifica l'Inter. Alla vigilia Spalletti presenta così la partitissima del "Maradona", partendo dalla presenza in campo di Koulibaly; "Mi sembra irrispettoso per chi dovrebbe fargli posto farlo giocare dall'inizio, è chiaro che Koulibaly è un calciatore differente, basti guardare cosa ha fatto in finale dopo aver vinto la coppa d'Africa, ha salutato per primi gli avversari che avevano sbagliato il rigore. Oltre alle sue qualità di calciatore c'è lo spessore dell'uomo, c'è da tener presente però quello che hanno fatto gli altri in sua assenza. Comunque decida farò bene, aspettiamo domani però per decidere". E' una partita scudetto per tutti: "E' bene precisare che l'obiettivo nostro era di riuscire a mettere dietro alcune delle più forti del campionato e cercare di rientrare nelle prime 4, sappiamo però che vincendo domani potremmo essere catapultati verso quell'altro obiettivo, è un po' una figata".

Un mese fa con tanti assenti era difficile pensare ad un Napoli così lanciato: "In quel momento lì abbiamo avuto delle difficoltà ma siamo rimasti capaci di mantenere la schiena dritta sul nostro lavoro e sul nostro comportamento, per portare a casa più punti possibili. Questo è un gruppo solido e fantastico che in questi anni ha fatto vedere che ci tiene a questa maglia, probabilmente ultimamente ha raccolto meno di quanto meritasse".

Ieri Ferlaino ha lanciato l'allarme arbitri, ricordando Orsato, mentre la foto di Doveri con il trolley regalo dell'Inter ha fatto infuriare i tifosi, Spalletti se la cava con una battuta: "Forse non sapete che all'aeroporto la finanza gli ha imposto di aprire il trolley e dentro c'erano delle mozzarelle"

Sul passato con l'Inter Spalletti dice: "Non ho rivincite da prendermi, questa è una gara importante, equivale al tempo impiegato con sacrificio per poterci arrivare a giocarle queste partite qui. A Milano ho lasciato calciatori che stimo moltissimo e che so che mi stimano. Che distanza c'è tra noi e l'Inter? Loro sono l'amministatore del famoso condominio di vertice di cui parliamo spesso,  non a caso sono i campioni in carica, li troveremo furiosi per la sconfitta nel derby, come le squadre di razza che odiano perdere. Li rispettiamo ma non deve cambiare il nostro atteggiamento. Parlando stamani con la squadra ho detto: dovevamo essere bravi a giocare la partita di Venezia come fosse l'Inter e ora dovremo essere bravi a giocare con l'Inter come fosse il Venezia. Non deve cambiare il rispetto per la nostra gente. Hanno delle qualità e caratteristiche in cui sono più forti di noi ma anche noi le abbiamo"

Spalletti ricorda l'andata: "C'è stato un passaggio fondamentale, quando abbiamo cercato di riorganizzare la gara sul 2-1 per loro abbiamo preso il terzo gol. Abbiamo perso troppi palloni e non l'abbiamo gestita bene. Lì la squadra non è riuscita a portare il discorso sulle sue caratteristiche, se riusciamo a mantenere ordine e più possesso palla va bene a noi, altrimenti prevale la loro fisicità. Noi non abbiamo la loro ferocia".

Politano ha parlato di lucidità e cattiveria agonistica: "E' così, all'andata loro aggressivi e cattivi  e noi calmi e forti, ha detto bene Politano. Ci vuole testa calda, equilibrio. Noi non ci chiamiamo Napoli per caso, in tutto quello che facciamo dobbiamo avere creatività superiore alla media che fa parlare di noi e parlo anche della città, non solo della squadra",

Osimhen non ha ancora segnato contro una big: "Facciamocelo giocare contro l'Inter, l'altra ha giocato solo un tempo".