Spalletti: Chi vuole andar via, vada pure

“Chi vuole andare via deve andare via. Se non vuole andare via rimane, io ho sempre fatto quello che mi pare. Poi è chiaro che ci sono dei parametri di cui tenere conto, se uno dice ‘io voglio il triplo dell’altro’ questa crea problemi magari per l’altro. Oggi ho detto a Strootman che ne avevo bisogno a partita in corso e mi ha detto nessun problema, devono essere questi gli atteggiamenti. Quelli che vogliono andare via devono andare via”. Luciano Spalletti tra presente e futuro, Il tecnico della Roma si gode il successo sul Chievo e mentre continua nella rincorsa al Napoli parla anche di mercato: “Sabatini ha già preparato delle possibilità, prima si lavora a questa situazione, poi in base alla risposta si porteranno dentro altri ragionamenti. El Shaarawy ha già detto che lo vuole riscattare, la cifra è già concordata. Sabatini sa quanto costa”. Felice per l’Olimpico finalmente pieno (“abbiamo ritrovato un amico in più. E’ il pubblico. Questo è quello che dovrebbe succedere sempre”) Spalletti non si esalta per il successo di oggi ma dice: “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ci siamo giocati questa possibilità nel migliore dei modi. Bisogna ringraziare questi ragazzi, abbiamo fatto un buon calcio e ci siamo giocati bene questa possibilità. Guarderemo quello che faranno gli altri ma senza stress perché noi siamo a posto con la nostra coscienza. Riuscire ad accedere alla Champions direttamente sarebbe una motivazione in più. Siamo andati in vantaggio meritatamente, quando sembrava di poter gestire facilmente abbiamo perso troppi palloni per la ricerca di andare a far gol, non per gestire. Abbiamo tentato imbucate dubbiose, ma poi come si dice, quando si rincorre e quando è caldo si fa più fatica. Loro dall’alto della loro qualità di squadra, sono costruiti per fare campionati di questo livello. Sono calciatori che ti permettono di fare una salvezza tranquilla e poi rompere le scatole a tutti. Per poco non abbiamo preso gol, gli abbiamo fatto gestire il gioco. Strootman e Totti ci hanno messo del loro, con le loro caratteristiche e le cose sono andate a posto. Francesco è un maestro e uccidi la possibilità di rinascita dell’avversario”.