Spalletti: Che ho detto di strano sul fatto di andar via se non vinco?

Sembra sorpreso dal clamore che ha suscitato l'intervista al giornale francese in cui Spalletti ha dichiarato di voler lasciare la Roma se non vince. Alla vigilia della gara col Chievo il tecnico giallorosso chiarisce il concetto: “Ho detto le stesse cose che ho detto precedentemente, siete voi che gli avete dato un taglio diverso. Nel calcio usa così, ci sto a dover avere l'imposizione di vincere perché si ha a che fare con una buona squadra, però poi si fanno gli inventari, prendiamo ora: si arriva a dicembre e si analizzano i sei mesi o l'annata. In confronto alle migliori squadre europee, secondo me se si valutano le 36 partite, si ha 81 punti, si va a vedere che rispetto a Bayern, Tottenham, i due Manchester, Arsenal, Napoli, PSG, Atletico Madrid stiamo in media se non sopra. Ci sono presupposti per andare avanti, poi si rifanno analisi. Quando si arriva a fine anno bisogna fare l'inventario, si guarda quello che si è portato a casa, i presupposti di crescita. Qual è la cosa scandalosa? Altrimenti lo dico in un altro modo, visto che non ho vinto nulla facciamo 5 anni di contratto. Mi sembra più scorretto, io sono abituato a dover portare a casa un risultato”.

VINCERE O LASCIARE - Un concetto che poi ribadisce dopo: “Ho firmato un contratto anche 10 anni fa, quando sono andato via lo avevo per altri due, sono arrivato sesto e sono dovuto andare via. Da parte vostra c'era la presa di coscienza che questa squadra potesse fare di più. Voi siete gli stessi, gli allenatori che sono stati qui vincono da altre parti e voi li massacrate. È segno che le cose si modificano. Si arriva vicino a quella data lì, si fanno le analisi corrette. Abbiamo determinato gli elementi per andare avanti o no? Chi è quello scomodo? Se non vinco è giusto far posto a un altro”.

LA REAZIONE - Per il tecnico la squadra ha reagito bene dopo il ko con la Juve: “Benissimo, nel senso che sono sconfitte che fanno male, poi va fatta un'analisi obiettiva che di solito si fa dentro lo spogliatoio. Non bisogna buttare via tutto in 5 minuti per questa sconfitta, la sconfitta dà fastidio, ci vede tre punti più lontani dalla Juventus. Deve rimanere intatta l'autostima che devono avere in quello che hanno fatto e possono fare, perché è giusto così. Stanno lavorando in modo corretto”. Szczesny ha detto che bisogna essere uomini: “Siamo stati ragazzini nel finale a Bergamo, visto come si era messa e quello che avevamo dimostrato. Non dovevamo perdere punti a Cagliari, a Bergamo. Non dobbiamo perdere punti domani sera. Perdere con la Juventus ci può stare, abbiamo perso in modo degno. Bisogna fare risultati soprattutto con le squadre che sono inferiori al nostro potenziale, poi magari metterci qualche grande risultato come abbiamo fatto". Capitolo mercato, Spalletti non fa nomi ma dice: "Nel tentare di fare l'inventario si sentirà anche i giocatori, se qualcuno vuole andare. Tenere quelli che hanno giocato poco forzandoli li fa scontenti, può creare problemi. Ci si mette mano, ci si confronta, visto quello che ci è successo, forse un centrocampista, se capita giusto, lo potremmo fare. Poi per il resto ci sembra una situazione tranquilla. Non faremo scelte strane".