Spalletti: A Totti non rispondo, domani Lautaro dal 1' e Nainggolan è solo da 6

C'è il Cagliari all'orizzonte per l'Inter che sta strappando vittorie batticuore in serie ma non è solo la crescita dei nerazzurri (“Ci può rimettere in carreggiata, in corsa con le prime della classifica. Cosa che in base ai primi risultati era diventata una distanza difficile per poter riparlare di questo. Ora invece siamo nelle condizioni di rivedere chi è scappato, se dovessimo far bene") a incuriosire parlando con Spalletti. Si vorrebbe qualche commento al libro di Totti, dove si parla di lui e Baldini come i veri artefici dell'addio del capitano della Roma ed anche di una volta a Bergamo in cui si stava venendo alle mani ma il tecnico nerazzurro glissa: “Capisco la vostra curiosità di sapere se è vero quanto ha scritto, ma non è un argomento che ha a che fare con la conferenza perché i nostri tifosi vogliono sapere dell'Inter. E io devo riuscire a respirare l'aria che respirano loro e in quest'aria non c'è Totti. Io il libro lo leggerò, con calma, e se ne potrà riparlare. Ci vuole un po' di tempo”. Meglio parlare dell'Inter allora: “è chiaro che passa tutto attraverso i risultati, l'entusiasmo, il riuscire a mettere in condizione un numero di calciatori che non riguarda solo undici calciatori. Ce ne vogliono venti e dobbiamo usarli perché le cadenze delle partite sono ravvicinate". Domani dovrebbe essere il giorno del ritorno di Lautaro Martinez dal 1': “E' un giocatore caratterialmente forte, tosto. Cercheremo di proteggerlo il più possibile. E' possibile giochi dal 1'". Dopo un passaggio sulle polemiche arbitrali per la gara con la Fiorentina (“Da un punto di vista loro hanno un po' di ragione perché se gli si fa vedere che hanno subito un torto uno non ci sta e loro sono di quelli che te le dicono le cose. Ma se uno la spiega bene... Il difensore della Fiorentina la prende nel carpo della mano e poi gli sfiora le dita. E' netto il fallo di mano, in campo se ne sono accorti tutti. La palla cambia totalmente direzione. Poi se è rigore, volontario o no, non me ne frega niente. Ma se mi mettete in discussione il fallo di mano non ci posso stare. Come la prima ammonizione di Asamoah, è fuorigioco di due metri quando Chiesa prende la palla. Poi se si vuol fare casino si può quanto si pare”) si passa ad analizzare il momento anfibio di Nainggolan: "Da 1 a 10 sta dando 6. La sufficienza appena, per le sue potenzialità. Deve riuscire a trovare quella condizione che per il momento non ha avuto possibilità anche a causa dell'infortunio ma lui è uno che quegli strappi riesce a farli uno ogni 2'-3'. Per ora ne fa due o tre per tempo. Sono pochi. Il gioco di Icardi non lo condiziona perché lui la palla spesso la riceve da quelli dietro e riesce ad avere questi controlli direzionati e puntare la linea difensiva”.