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Signori: Questo calcio non lo riconosco più

07/06/2021 09:09

Signori: Questo calcio non lo riconosco più |  Sport e Vai

"Nessuno mi ridarà questi 10 anni ma non volevo rimanere nel grigio della prescrizione, doveva essere nero o bianco ed alla fine è stato bianco". Beppe Signori è stato graziato dal presidente della Figc Gravina dalla squalifica a vita per scommesse e si racconta a Radio anch'io sport, su GrParlamento. L'ex bomber della Lazio e della Nazionale dice: "Il calcio di oggi è da poltrona e non da stadio, è spezzettato, non ha orari certi, non lo riconosco più, non è quello dei miei tempi. Ricordo le famiglie che venivano allo stadio, tutte le gare giocavano alle 14.30 ed era uno dei motivi del successo del calcio. Io senza tifosi farei fatica a giocare. Si è visto anche nell'ultimo campionato che i giocatori vivevano la partita in maniera diversa". Dieci anni fa Signori prese il patentino di allenatore: "Resta uno dei miei obiettivi, mi manca l'odore dell'erba, la sentivo come casa mia".

Un altro Signori non c'è ma l'ex biancoceleste indica: "Come mancino direi Berardi, poi Immobile che vedo come bomber vero e gli auguro di fare qualcosa di importante per questi Europei. Le condizioni e la qualità ci sono, dopo anni bui Mancini sta ritrovando ragazzi che possono aprire un ciclo. Vince una sola ed è sempre difficile ma possiamo essere protagonisti in questo torneo". Nel '94 Signori rifiutò di giocare la finale perché Sacchi voleva farlo giocare quarto di centrocampo: "E' un rimpianto, oggi giocherei anche al posto di Pagliuca in porta, quando ti ricapita di giocare una finale mondiale?".

 


Tags: nazionale scommesse signori

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