Sia Icardi a chiarire subito significato messaggio: chi deve dire addio?

Si può prendere il Pastore più bravo che c'è ma se nel gregge manca il capobranco Icardi resta un passo indietro. Anzi dieci. Ecco perchè continua a far discutere il criptico messaggio mandato via social da Icardi: “Poter dire addio è crescere", accompagnato da un "chau chau" con due emoticons di mani che salutano e una di una faccia con la mano sulla bocca, pubblicata dal capitano nerazzurro su Instagram ieri e che ha mandato in fibrillazione il popolo nerazzurro. Mentre dall'Inter filtrano smentite sul coinvolgimento della società nel post, sul web molti tifosi nerazzurri si interrogano sul significato del messaggio del capitano. La frase è una citazione del cantante argentino Gustavo Cerati, verso della canzone "Adios". Chi è che deve dire addio? Chi è che deve crescere? Svariate le ipotesi: qualcuno ha immaginato che l’emoticon presente nel messaggio potesse ricordare Brozovic oppure che tutto fosse una reazione a un litigio con Wanda ma quando si lancia una simile pietra nello stagno è bene assumersene la responsabilità. Per un personaggio famoso il social network non può essere lo sfogo personale e un contenitore di problemi privati, è la regola, bella o brutta che sia. Icardi ha il dovere di chiarire pubblicamente, magari di persona alla tv di famiglia o ancora utilizzando i social, il significato di quella frase perchè se non lo fa lascia tutti nel dubbio. O peggio, nella certezza che il destinatario è proprio l'Inter. Del resto, quella clausola da 110 milioni di euro, valida solo per l’estero e per soli 15 giorni di luglio, potrebbe fare gola a tutti i grandi club europei a caccia di un grande bomber. E, tra questi, ci sarà sicuramente il Real. Ecco perché l'Inter vorrebbe rinnovare il contratto di Maurito. L’idea è di avviare le trattative già a febbraio, mettendo sul tavolo un contratto da 7-7,5 milioni a stagione e eliminare o raddoppiare la clausola. Ma ora la palla è nelle mani di Icardi: dica qualcosa al popolo interista.