Milan: Sheva rivela cosa successe nel suo primo derby

Andriy Shevchenko è stato ospite dell'ultima puntata di "Storie di Serie A" alla Radio TV A con RDS. Un dialogo a cuore aperto nel quale il campione del Milan e della nazionale Ucraina ha ricordato la sua carriera professionale e non solo, dedicando un buon estratto dell'intervista verso la sua terra nativa coinvolta nel conflitto bellico contro la Russia. Sheva tra club e Nazionale ha disputato 847 partite mettendo a referto 413 reti, media spaventosa di 0,48 gol a gara. Il numero sette ha vinto cinque campionati ucraini, una Champions League (2003), una Supercoppa europea, un campionato Italiano e una Supercoppa italiana nel 2004. Nello stesso anno Andriy Shevchenko vinse il pallone d'oro. 

“Da parte degli italiani sentiamo calore, solidarietà e sostegno – ha dichiarato Shevchenko a proposito del conflitto in Ucraina -. Ci sono stati tanti incontri di alto livello istituzionale. Il popolo ucraino sente la vicinanza del popolo italiano e il suo sostegno. Lo sport può fare tanto: crea amicizie, apre le frontiere, costruisce ponti tra persone che durano poi per anni. Lo sport ha una forza enorme". 

Shevchenko, ospite d'onore a San Siro in tribuna nella serata di ieri, si è soffermato sul derby tra Inter e Milan, in programma sabato alle ore 18.

Il derby di Milano? Mi piace quando si dice che la pressione è un pregio. Quando si alzava la pressione mi piaceva giocare le partite importanti e il derby è una di queste, soprattutto quello di Milano. Quando ho giocato il primo derby ho capito cosa significasse e da quel momento li preparavo diversamente. Penso che sarà una partita di grande qualità perché entrambe le squadre si sono rafforzate, soprattutto il Milan ha costruito una rosa molto ampia con giocatori importanti. Non è un caso che entrambe siano in testa alla classifica e stiano giocando bene. Tornare a San Siro mi fa sempre piacere, questo stadio mi ha regalato tante soddisfazioni ed è stato un grande piacere. La Nazionale di Spalletti ha meritato la vittoria”.