Serie A verso spezzatino infinito, la domenica max 4 partite alle 15

Di fatto è in atto da tempo ma lo spezzatino in serie A diventerà sempre una regola e senza eccezioni. Decidono i diritti tv, comandano i mercati asiatici – quelli che hanno portato alla storica decisione di anticipare il derby di Milano alle 12.30 dopo una lunga tradizione di notturne. Lo stadio va in secondo piano, contano le tv ed anche il presidente federale Tavecchio ne è consapevole. Si giocherà sempre meno di domenica alle 15 (massimo quattro partite) e la giornata di campionato verrà spalmata dal venerdì al lunedì. Le parole dette a Radio anch'io sport non suonano come sorprendenti: “In Spagna è già così. Il calendario è tutto in funzione dei diritti tv e sui fusi orari del mondo. Bisognerà cercare di compendiare le due cose con un risultato accettabile. Ho visto che in Spagna sono già tre le partite della domenica pomeriggio. E’ un problema di fuso, di vendita di diritti, di mantenimento dei costi stellari delle grandi organizzazioni. Davanti a questi fatti bisogna prendere atto”. Ed allora ecco come potrebbe diventare la serie A già dall'anno prossimo. Attualmente la situazione standard prevede due fasce il sabato – una gara alle 18 e una alle 20.45 - tre la domenica – una gara alle 12.30, una la sera alle 20.45 e le altre alle 15 con possibili varianti legate agli impegni europei e l'apertura al Monday Night come all'anticipo del venerdì per chi è impegnato in Champions il martedì ma in futuro potremmo avere: una gara il sabato alle 15, una il sabato alle 18, una il sabato alle 20,45, una la domenica alle 12.30, alcune (tre o 4) la domenica alle 15, una la domenica alle 18, una la domenica alle 20.45 e una il lunedì (o il venerdì precedente a seconda delle esigenze per le coppe) alle 20.45. Un campionato sempre più spezzatino che chissà se piacerà ai tifosi.

Stefano Grandi