Serie A, la radiografia delle big: Juventus in pole, Napoli e Roma in costruzione, milanesi ferme

Un tempo non troppo lontano un vecchio adagio del calcio italiano invitava a non prendere in eccessiva considerazione il calcio d'agosto. Bene, il precampionato oggi inizia ai primi di luglio ed è il caso di aggiornarsi. Ora il metro di giudizio per stilare le prime impressioni su squadre ancora in costruzione è rappresentato dal calcio di luglio, contro avversari improbabili e con un grado di preparazione fisica più o meno avanzato. In alcuni casi, addirittura, c'è chi non è ancora sceso in campo, ma è molto attivo sul mercato, in entrata e in uscita. La premessa è necessaria per inquadrare la situazione. Facciamo una radiografia alle big del calcio italiano. Chi è più avanti? Chi è indietro? Chi può migliorare sul mercato? Chi deve augurarsi che tutto resti com'è?

JUVENTUS - Sono arrivati Dani Alves, Benatia, Pjanic, si punta Higuain, si prova a trattenere persino Pogba. La società bianconera sta portando avanti un mercato da sogno. Nessun tifoso bianconero, anche il più accanito, avrebbe immaginato tanto attivismo a fronte di nessuna (finora) cessione eccellente. Al momento è la favorita numero uno per il prossimo scudetto. Sarebbe il sesto di fila. E le parole di Allegri - "Priorità al campionato, ma proveremo a far bene anche in Champions" - sono indicative. 

NAPOLI - Finora tante buone operazioni di contorno - Tonelli, Giaccherini, Santon - ma il nodo è rappresentato dalla questione Higuain. Alla Juve o meno, il Pipita potrebbe concretamente andar via. Sostituirlo con un buon attaccante e prendere un crac a centrocampo potrebbero essere le mosse giuste per fare il salto di qualità, ma il vero rebus non è in campo, è in panchina: con la Champions, Sarri riuscirà a costruire un gruppo di 18-20 calciatori intercambiabili, senza più spremere i soliti 11?

ROMA - Pjanic è andato via ed è stata una grave perdita, ma la possibilità per Spalletti di lavorare sin dal ritiro con il suo gruppo e l'entusiasmo portato dai nuovi arrivati, tutti brasiliani - Alisson, Gerson, Juan Jesus - promettono bene, nella nuova stagione giallorossa. Finora Sabatini ha puntellato la rosa (buon colpo quello di Mario Rui) e blindato gli altri big, a cominciare da Nainggolan. Basterà per colmare il gap dalla Juve? Onestamente, forse serve qualcos'altro. 

INTER - Stagione del definitivo rilancio? Finora è stata soprattutto l'estate delle polemiche. Roberto Mancini ha quasi rotto con la nuova proprietà, i nuovi acquisti non entusiasmano tecnico e tifosi, i proclami di maggio stanno lasciando spazio ad una sana prudenza sotto il profilo finanziario. L'intervento di Thohir, che ha provato a mettere pace in società, è apprezzabile ma serve dell'altro. E i mal di pancia di Icardi e della sua procuratrice Wanda Nara non promettono nulla di buono. 

FIORENTINA - Partiti come al solito in sordina, i viola potrebbero confermarsi come una delle più liete sorprese del campionato. Rossi e Gomez sono due variabili impazzite, probabilmente tutto ruoterà attorno a loro. I Della Valle devono decidere se puntare ancora sulle scommesse (perse) negli anni scorsi, oppure se cambiare rotta. 

LAZIO - Un incubo. Doveva arrivare Bielsa, è stato ripescato Inzaghi. Dovevano arrivare sette acquisti, partirà certamente un big: Candreva. E la spaccatura tra tifosi e presidente è più acuta che mai. L'impressione è che l'annata per i biancocelesti stia nascendo come peggio non si poteva.

MILAN - In attesa dei passaggi di proprietà, finora l'unica svolta è stata quella in panchina, con Montella e il suo nuovo corso. Bel gioco, piedi buoni a centrocampo, tanti obiettivi ma pochi colpi realizzati. Serve concretezza in questo momento e se non si definisce per bene la questione societaria, con la nuova proprietà finalmente operativa, si può far poco.