Serena: Il 5 maggio dovevo giocare io, cosa accadde

Ognuno ha una sua storia personale, un suo ricordo. Come nei grandi eventi mondiali quando si parla del 5 maggio dell'Inter esce sempre un racconto inedito, un particolare, un pensiero speciale. Come quello che regala Aldo Serena a Il Posticipo. L'ex attaccante nerazzurro ricorda che era reduce da un infortunio e dice

Avevamo stilato una tabella di rientro, contro la Lazio avrei dovuto giocare. Sono state fatte altre scelte e mi sono arrabbiato: è stata l'unica volta in cui ho perso il controllo con un allenatore. Dovevo entrare all'inizio del secondo tempo. Sono passati due-tre minuti e abbiamo preso gol. Mi sarei dovuto scaldare, ma non l'ho fatto: quando eravamo sotto sono entrati solamente gli attaccanti. Poi non ricordo niente. Ho fissato il vuoto con gli occhi sgranati per il resto del pomeriggio. Il secondo tempo mi è scivolato via così. Mi fa male perché nella vita certe cose capitano una volta sola. Colpe di Cuper? No, assolutamente no. Le responsabilità sono nostre. Pensavamo di andare a Roma e vincere facilmente. La Lazio lottava per un piazzamento Uefa. Le tifoserie delle due squadre sono gemellate. Un'ora prima della gara c'erano sessantamila persone che tifavano per noi: non avevo mai sentito i tifosi ospiti fare i cori per gli avversari. Dovevamo vincere. Probabilmente la settimana di approccio alla partita non è stata adeguata