30/12/2018 09:05
"Con Higuain ho dovuto fare come Lino Banfi con Aristoteles". Magari in panchina non sempre le indovina tutte ma Gattuso mediaticamente spesso sa indovinare la mossa giusta. Il paragone fatto dopo il successo con la Spal e il gol realizzato dal Pipita reduce da un digiuno lunghissimo rende l'idea e al tempo stesso stempera la tensione. Certo, fa sorridere pensare a Ringhio nei panni di Oronzo Canà che consola il fuoriclasse triste, magari cantandogli la ninna nanna ma il tecnico rossonero ha usato proprio i metodi de "l'allenatore nel pallone": "Dopo il rigore sbagliato con la Juventus, mentalmente ha preso una piccola mazzata. Lo dimostra anche il bel gesto che fa durante l'esultanza: speriamo che adesso Gonzalo trovi continuità, che la smetta di darsi le martellate da solo. E' un giocatore che vive per il gol. In Italia, ma in tutta la sua carriera, è sempre stato un cecchino, con noi ha sbagliato qualche occasione e ne è consapevole di questo. Se ha dormito in camera con me proprio come Lino Banfi con Aristoteles? No, le camere sono troppo piccole a Milanello; io ho la camera degli allenatori che è la 5, è un buco, non si può....Quando per dieci anni di fila sei abituato a fare venti gol a stagione è difficile attraversare questi momenti. Higuain ha pagato questo, il calo lo ha avuto dopo quel turno perché sentiva tanto la partita con la Juventus. Il suo gesto durante l'esultanza? Si è scrollato tutto di dosso, lo ha fatto anche Kessié dopo il rigore con il Parma", ha proseguito l'allenatore del Milan.