Scontri tra ultrà all'Autogrill, cosa rischia il Napoli

Emergono nuovi dettagli sullo scontro ultrà che ieri ha paralizzato l'austrada A1 per l'agguato all'autogrill all'altezza di Arezzo.

sarebbero estremisti del tifo azzurro e giallorosso che hanno agito a volto coperto, armati di bastoni, cinture e coltelli...un agguato con sassi, bottiglie e fumogeni lanciati al passaggio del corteo di auto e pulmini dei romanisti che avvertiti di quello che sarebbe accaduto hanno rallentato di proposito. i due gruppi si sono affrontati all’uscita dell’area di servizio, dopo che gli ultrà romani avevano percorso in corteo, contromano, l’A1 a piedi, visto che la Polstrada aveva chiuso l’accesso al parcheggio.

Scrive La Stampa:

Per la polizia, però, non può bastare. «Si valuti urgentemente la reintroduzione di tutti gli strumenti già sperimentati per prevenire queste forme di violenza, a partire dalla tessera del tifoso, sino alle partite a porte chiuse per quelle squadre le cui tifoserie si evidenziano per violenza e intolleranza», commenta Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp. Forse ci saranno arresti con il ricorso alla flagranza differita. Come minimo, sono in arrivo i Daspo perché non dovrebbe essere difficile riconoscere molti tra quei tifosi violenti del Napoli. Ci sono le registrazioni delle telecamere di sicurezza e degli agenti presenti, e poi ci sono le targhe delle auto.